Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato nuovamente Fabrizio Curcio Capo Dipartimento della Protezione civile.
Succede ad Angelo Borrelli, il cui mandato è terminato con la fine dell’esperienza del governo Conte, cui sono stati rivolti i ringraziamenti di rito per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni.
Una scelta di restaurazione
Una scelta ragionata, quella di Mario Draghi, che voleva affidare la macchina – complessa e delicatissima in questo momento – a qualcuno che ne conoscesse bene il funzionamento.
Curcio era infatti già stato a capo del Dipartimento per la protezione civile dal 2015 al 2017, quando si era dimesso per motivi personali.
La biografia
Nato nel 1966, laureato in ingegneria alla Sapienza di Roma (ma nel suo curriculum di studi figurano anche due master, in Protezione civile europea e in Sicurezza e protezione), Fabrizio Curcio fa carriera nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nel ’94, con la qualifica di ispettore antincendi.
Nel Comando provinciale di Venezia ricopre vari incarichi, collaborando con l’ufficio del Commissario delegato per la ricostruzione del teatro “La Fenice” (devastato dalle fiamme nel gennaio del ’96) e guidando i soccorsi dei Vigili del fuoco veneti a seguito del terremoto che ha colpito Umbria e Marche del 1997.
Nella capitale coordina l’attività dei Vigili del fuoco romani in occasione del Giubileo del 2000.
Il passaggio alla Protezione Civile nazionale è datato 2007, chiamato direttamente da Guido Bertolaso.
Responsabile della segreteria del capo del Dipartimento prima di diventare direttore dell’Ufficio gestione delle emergenze.
Affronta il sisma in Emilia Romagna, nel 2012 , e l’anno dopo, con il naufragio della Costa ConcordiaL
Capo della Protezione Civile diviene nel 2015, al posto di Franco Gabrielli, nominato Capo della Polizia di Stato.
Dal 24 agosto 2016, giorno della prime violente scosse che mettono in ginocchio Amatrice e l’Italia centrale, come capo del Dipartimento della Protezione civile assicura il coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare la situazione emergenziale.
Le dimissioni
Nel 2017 le dimissioni per motivi strettamente personali, con una lettera all’allora premier, Paolo Gentiloni.
Leggi anche: Amburgo, maxi sequestro: 16 tonnellate di cocaina in container dal Paraguay
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT