Governo – Ora che anche Zelensky si è unito all’appello di sindaci e categorie varie affinché Draghi resti saldamente inchiodato alla sua augusta poltrona, possiamo stare tranquilli. Andrà tutto bene. La maggioranza geneticamente mutata dalla (sia pur tardiva) maturazione dei fuoriusciti grillini rimarrà in piedi. Draghi continuerà quindi a fare il Premier, con però maggiori poteri decisionali di prima. E tutti i parlamentari tireranno un sospiro di sospiro di sollievo nella convinzione di poter arrivare a fine legislatura. Un teatrino scontato. Come scontato è il continuo panegirico che giornali e televisioni rivolgono a Draghi. Manca solo una proposta per la sua beatificazione da parte vaticana e siamo a posto. Del resto era tutto prevedibile. Perché così vogliono i veri decisori delle nostre sorti, in Europa e sull’altra sponda dell’Atlantico. A maggior ragione fa quindi sorridere il patetico impegno profuso dai “centrini” della partitocrazia.
L’uomo della provvidenza
Tutti a chiedere un ritorno alla politica, alla politica quella vera, per poi affidarsi totalmente alle capacità taumaturgiche dell’Uomo della Provvidenza. Lasciandogli completamente mano libera. A sentire certi discorsi mi torna perciò in mente quella pubblicità della Ferrero su Carosello che faceva: « Gigante pensaci tu…». Dove nei panni del cattivo Giò Condor potremmo pure collocare il disturbatore di turno. Nella fattispecie Conte. Scusatemi, ma non riesco a prendere troppo sul serio una crisi di governo che tiene sistematicamente fuori dalla valutazione degli attori politici le reali condizioni sociali ed economiche del Paese. L’Italia sta sconsideratamente scivolando verso un abisso. E la cosa sembra lasciare indifferenti quasi tutti. Con Draghi, mi viene detto, possiamo prendere i soldi dall’Europa. Sì ma per fare cosa ancora nessuno lo ha ben capito. L’unico che ha le idee chiare è Zelensky. Il quale ha dichiarato che, con Draghi, l’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia. Non credo vi sia altro da aggiungere. Paolo Amato
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