Sono quasi tutti richiedenti asilo i 40 africani arrestati ad Arezzo in una maxi operazione anti droga condotta dalla polizia. Gli africani sono accusati di spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish nei giardini e nei parchi della città, anche a minorenni. Le indagini sono state avviate nel mese di gennaio nell’ambito del progetto “Pusher 3 – Piazza pulita” e hanno visto anche l’impiego di agenti sotto copertura, che si sono finti clienti.
I pusher incastrati da agenti sotto copertura
I pusher spacciavano stabilmente in alcuni luoghi del centro cittadino, in particolare i giardini di Campo di Marte ed il Parco del Colle del Pionta. Lì, poi, non escludendo nemmeno i presidi ospedalieri, si concentravano sulle scuole, puntando alla vendita di droga ai ragazzini. Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti dei 37 stranieri, la maggior parte dei quali richiedenti asilo. Il materiale raccolto è stato poi integrato con indizi acquisiti con metodi più tradizionali, come i servizi in borghese o l’ascolto dei testimoni. Impiegate inoltre anche le telecamere nascoste, soprattutto nell’ambito dell’attività sotto copertura, che si fonda sulla possibilità di autorizzare l’acquisto di droga da parte di uno o più investigatori e sulla facoltà di ritardare l’arresto degli spacciatori per acquisire ulteriori elementi investigativi.
Lo spaccio in pieno giorno
La droga veniva nascosta nella vegetazione dei parchi; lo spaccio avveniva in pieno giorno, davanti ai passanti, con qualsiasi condizione climatica. Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi, a reperire notevoli quantitativi di droga destinati alla distribuzione ai ragazzi, realizzando decine di vendite giornaliere. Nel corso dell’inchiesta, durata meno di quattro mesi, sono stati effettuati 78 arresti ritardati nei confronti di 37 indagati. L’operazione, infine, aderisce alle finalità indicate nella recente direttiva del ministero dell’Interno sul rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché a quelle segnalate con il progetto ”Scuole Sicure”, che ha previsto l’avvio di analoghe azioni in prossimità di plessi scolastici.