A Pistoia una commessa della Coop discriminata
“Non voglio essere servito da lei perché è nera”.
A pronunciare questa frase, dal contenuto razzista, sarebbe stato un cliente di un supermercato della catena Unicoop di Pistoia, che avrebbe tentato di cambiare il posto in coda per non essere servito da lei.
Apriti cielo, davanti ad un gesto sicuramente antipatico e scortese ma senza alcuna rilevanza penale, subito i sindacati Filcams Cgil e Rsu si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni.
“Un cliente – scrivono in una nota Filcams Cgil e Rsu -, davanti al banco gastronomia, in presenza di altri clienti e degli addetti, ha affermato di non voler essere servito dall’addetta, in quel momento disponibile, perché nera”.
“Chiediamo alla cooperativa di agire nei confronti di questo ‘cliente’, nelle modalità opportune per la tutela dei propri dipendenti – ribadiscono i sindacati – Siamo convinti che ogni episodio di razzismo vada denunciato, perché ‘lasciar correre’ significa accettare un modo di pensare che accettabile non può essere. Esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti della nostra collega oggetto dell’attacco razzista”.
Fa loro eco Unicoop Firenze che esprime “piena solidarietà alla lavoratrice e ribadisce la sua condanna nei confronti di ogni atto e comportamento di discriminazione razziale“.
Sulla vicenda è intervenuta anche la diocesi di Pistoia ed il sindaco Alessandro Tomasi, stigmatizzando il gesto e ribadendo che Pistoia non è una città razzista e certi atteggiamenti sono inaccettabili.
Due ragazze dicevamo, per una si sollevano gli scudi, per l’altra no, cala il silenzio e volano gli insulti.
Non una parola, quindi per per Mariam Scandroglio.