È il tempo di Meloni non di Macron
Oggi c’è una cosa che dà fastidio ai francesi, popolo dà sempre cugino, confinante ed invidioso degli italiani: il fatto che il leader più ascoltato oltreoceano sia Giorgia Meloni. Ecco perché Macron mette le mani avanti. Perché vuole egemonia in Europa.
Un’Europa dove l’Italia prende un peso troppo forte e non sta bene la Francia.
Ma ci prendiamo in giro sul piano di Ursula? Come si può fare l’esercito comune senza unità politica?
Come facciamo a fare delle forze armate senza avere un capo politico legittimato?
Ursula von der Leyen non è il presidente degli Stati Uniti d’Europa. È un coordinatore di burocrati non eletti compattato dalla volontà di stati egemoni quali Francia e Germania.
Senza l’unità politica non è giusto creare la difesa comune perché si apre la porta alla peggiore delle dittature.
Perché schierarci dietro le armi francesi?
Macron ha il vantaggio fortissimo di essere un capo di uno stato legittimato da un’elezione diretta. Il sistema francese presenta dei difetti, ma è il sistema più stabile in Europa. Ora per quale motivo noi italiani dovremmo prestare il fianco ad un unione difensiva, voltando le spalle agli americani, in favore dei nostri cugini francesi che ci hanno sempre dimostrato un ben scarso affetto?
Non fecero la guerra di Libia soprattutto perché c’era un ostilità verso l’influenza geopolitica acquisita in Italia?
E ieri i più grossi quotidiani francesi non hanno scritto tutti che c’è bisogno di stati forti per fare un Europa forte?
Ovviamente perché sanno che lo stato più forte dell’Europa è la Francia. Dal punto di vista politico e militare.
Ma che vantaggio avrebbe l’Italia a rompere con Trump?
Ci fidiamo degli inglesi?
Gli inglesi non hanno mai voluto un Europa forte. Sono stati in Europa per boicottare qualunque progetto serio di unione continentale ; e non lo dico in funzione anti -inglese. Capisco la posizione inglese. Ma rilevo un fatto oggettivo.
Finché l’Inghilterra avrà a propria disposizione il grande spazio commerciale del Commonwealth delle nazioni, non avrà alcun interesse al mercato europeo
Se si guarda alla storia la politica estera tradizionale britannica è stata sempre per l’equilibrio di potenze nel continente europeo. L’Inghilterra non vorrà mai un soggetto politico europeo unificato e forte.
Il nostro futuro è con gli Stati Uniti
l’Occidente ha bisogno degli Stati Uniti perché gli Stati Uniti sono Occidente. E Donald Trump sta applicando principi occidentali. Sta ridando dignità alla democrazia occidentale. L’Europa deve trovare una via di dialogo con lui. La divisione dell’Occidente tra americani ed europei farebbe solo il gioco di potenze alternative.
Noi dobbiamo stare nella Nato. Il nostro futuro non può prescindere da quello di un popolo come quello americano, con il quale abbiamo stretto da quasi ottant’anni legami di fratellanza ed d’amicizia.
Non bisogna schierarci dietro ad un esile ombrello protettivo nucleare francese, ma ripensare un grande ombrello protettivo di una Nato adeguata alle esigenze dei tempi
Ogni divisione in seno all’Occidente, ogni scissione di europei ed americani rafforzerebbe le autocrazie di tutto il mondo. Oggi Giorgia Meloni è il leader europeo più capace di garantire un dialogo tra Stati Uniti ed Europa.
Non è il momento di Macron è il momento di Giorgia Meloni
Noi dobbiamo mantenere solidi rapporti con gli americani perché la Francia non sarebbe in grado, con la sua bassa deterrenza nucleare, di garantire la difesa Europea con dei giganti come Cina e Russia. Gli arsenali atomici di franco britannici e russi non sono neanche lontanamente paragonabili
Lungimiranti su questo le parole del Presidente del Consiglio : “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno.
È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro”.
Parole lungimiranti di un leader maturo ed autorevole!
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