È morto in carcere l’anziano Bernie Madoff, un il creatore di una truffa da 64,8 mld di dollari. Prima della truffa nell’inverno 2008 era un guru della finanza. Com’era strutturata la truffa? Con uno schema Ponzi: il primo che entra nel gioco, allettato da grandi ritorni, viene pagato dal secondo che entra in gioco, e così via. I primi ottengono grandi guadagni. Poi solo perdite camuffate da documenti falsi.
Un caso isolato dunque? In precedenza qualcosa di simile e così grande non c’era mai stato. Però c’è stato Jordan Belfort, un Lupo di Wall Street. Sì lui, portato in scena da Di Caprio con il suo “The Wolf Of Wall Street” di cui ho avuto il piacere di aver letto anche il libro. Il simile sta nell’abusare della fiducia dei propri clienti.
Aggiungo così per memoria che pure nel libro “Too Big To Fail”, troppo grandi per fallire. Un libro che è il resoconto delle testimonianze della commissione d’inchiesta sul fallimento della Lehman Brothers nel 2008. Dove il ricorso all’abuso della fiducia dei clienti rimane come elemento scatenante della destabilizzazione del mercato finanziario con la vendita dei prodotti subprime. C’è anche in “The Big Shorty”, tradotto in italiano nel libro la Grande Scommessa, come il film, nel quale l’abuso della fiducia è la costante del sistema di vendita dei prodotti tossici alla clientela retail e perfino istituzionale.
Il confine sottile tra truffa e strumento complesso
Bisogna prendere le distanze dai truffatori senza scrupoli. Però è pure vero che la finanza crea sempre nuovi prodotti molto complessi, strutturati, derivati, che generano di solito un trasferimento dei vari rischi insiti in un prodotto finanziario: il trasferimento del rischio dal creatore al sottoscrittore.
Qui entra in gioco il ruolo del consulente. E della qualità e della correttezza della struttura nella quale il consulente opera. Più il consulente è professionale, più la struttura ha qualità, meno la truffa Ponzi si può realizzare. Nel nostro paese è molto difficile che si possa realizzare per dimensioni monstre come quelle realizzate da Madoff, ma che il sistema finanziario necessiti di meccanismi di autotutela è ovvio e necessario.
Che dire. Madoff è morto in carcere malato dopo 11 anni. Un figlio suicidato per la vergogna. Un altro figlio morto di cancro che ha collaborato con la giustizia americana per recuperare 11 miliardi di dollari. Jordan Belfort, vive come consulente di marketing dopo 4 anni di carcere, e ha guadagnato pare 100 milioni di dollari. Nel periodo Lehman non abbiamo gente in carcere se non il CEO di Lehman Richard S. Fuld, ma adesso già fuori. Moltissimi hanno perso il posto. Qualcuno è stato per poco dietro le sbarre.
Li chiamavano “The Master Of The Universe”, di questi: Lloyd Blankfein partito come un semplice ragioniere è poi stato il CEO che ha fatto grande Goldman Sachs. Jamie Dimon Ceo di JPMorgan ecc. Ma per molte persone questi leoni della finanza sono solo una sciagura, che non fa bene a chi ogni giorno opera con coscienza nel mercato finanziario.
Avremo schema Ponzi in futuro, avremo un nuovo lupo di Wall Street, nuovi dominatori dell’universo, ma avremo anche consulenti finanziari sempre più consulenti e meno venditori e forse un popolo di risparmiatori che alla proposta di guadagni enormi risponderanno “No Thanks”!
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