…ED E’ SEMPRE IL SOLITO “BUON NATALE”

…ED E’ SEMPRE IL SOLITO “BUON NATALE”

Al mio babbo

Natale è una specie di Ferragosto ribaltato, con il freddo al posto del sole e la compagnia della famiglia invece che quella degli amici, ma sempre con lo stesso luogo comune: bisogna essere felici.

Anzi, come si dice adesso, “sereni”. Se siamo bambini, dobbiamo essere “più buoni”. E poi, come protagonista, la corsa al regalo e all’addobbo più in voga invece che alla vacanza più di lusso

Il mio Natale sarà diverso da quello che ci raccontano; religiosamente sarà poco sentito e dal punto di vista commerciale quasi inesistente.

Non ho fatto l’albero e ho esposto solo una piccola capannuccia con i personaggi incollati per evitare che i miei gatti li portino in giro per casa. Forse vedrò qualche persona che non incontro da molto tempo. Non parteciperò a cenoni e pranzi luculliani, né riceverò grandi regali.

Però, proprio ieri, quando stavo pensando a quali altri clichè avrei infranto, ho ricevuto due doni inaspettati: una scatola di vecchie cose e vecchi ricordi, accantonati a lungo in fondo a un garage eppure mai completamente dimenticati, pezzi di una vita che non tornerà più e di persone che nemmeno Natale mi porterà indietro, e un messaggio di una persona lontana nel tempo e nello spazio da dove sono oggi, che in poche righe ha condensato il senso di quel sentimento antico e puro che è l’amicizia verso un amico perduto troppo presto

E allora la mia Vigilia di Natale sarà così, seduta per terra in mezzo a una stanza a rovistare tra oggetti che non vedo più da molto tempo ma che, magari nemmeno sapendolo, ho sempre portato nel cuore, nell’intento di non lasciare andare insieme a chi non c’è più dei frammenti di me e provando forse invano a tenermi stretti sia i primi che i secondi.

So che come il mio Natale ce ne saranno tanti altri e il mio pensiero va a coloro che come me non saranno né più felici né tantomeno più buoni ma, nelle loro stanze vuote, cercheranno tra cose vecchie di tanti anni quelle da portarsi dietro, ma senza malinconia, come un pezzo di sé.

Leggi anche: I Beati comunisti e San Berlinguer, tra sacrilegio e falsificazione della storia

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version