Elezioni Regionali Toscana: il fascismo dei democratici

Elezioni Regionali Toscana – So che sto diventando monotono, ma è la monotonia del perbenismo di sinistra, dell’intollerante tolleranza mancina che mi riporta sempre alla memora la mitica frase di Ennio Flaiano: In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. E gli antifascisti, stanno diventando il massimo dell’intolleranza.

Oggi Salvini, in appoggio alla candidata Susanna Ceccardi, avrebbe dovuto essere a pranzo a Pontassieve (FI) al ristorante Sunset, ma il pranzo è dovuto saltare. Curiosamente a pochi giorni di distanza dall’episodio di un altro ristorante che aveva dovuto disdire l’appuntamento coi politici di destra.

I gestori del Sunset hanno candidamente dichiarato che il pranzo non si fa più perché “troppa gente ci ha minacciato per telefono”.

Siamo arrivati a questi punti? I Democratici, i paladini dell’uguaglianza a tutti i costi, dell’apertura mentale, dell'”a questo mondo tutti hanno gli stessi diritti”, minacciano i ristoratori perché ospitano Salvini e Ceccardi!

L’aggressività verbale (fortunatamente solo verbale) si è poi spinta a minacce su internet. Siamo davanti ad una spirarle di violenza democratica allarmante. A quando le rosse ronde di falce e martello armate, che girano di notte a “redimere” i demoni di destra?

Contro la destra tutto è lecito

Mi immagino cosa sarebbe avvenuto a parti inverse: e un ristoratore avesse organizzato un banchetto per Giani (uno dei tanti) e qualcuno lo avesse offeso e minacciato. Il magistrato di turno sarebbe subito intervenuto mandando i Carabinieri a prelevare il delinquente fascioleghista, se persona fisica. Magari anche una visitina della Finanza se titolare di un’impresa.

La stampa politicizzata (e quindi la quasi totalità) avrebbe dedicato la prima pagina contro l’intolleranza di destra.

Non è che a sinistra adesso hanno veramente paura di perdere? E ogni mezzo è buono per distruggere l’avversario?

Alcuni esempi di tolleranza tipica del PD