Emanuela Orlandi e la Fede.La verità rende liberi e giusti. In una visione religiosa, la verità rende liberi. Ma Papa Francesco ha l’occasione storica, di consacrare eternamente il suo nome collegandolo all’opera del poverello d’Assisi.
La rivoluzione morale
San Francesco, era rivoluzionario. Metteva avanti la spiritualità, rispetto a logiche di potere, che la Chiesa subiva in quel periodo. Il nome Francesco, non era mai stato precedentemente scelto da un pontefice, poiché il suo messaggio era davvero esplosivo. Chi si chiama Francesco sceglie per forza di cose di servire la purezza spirituale. Di ispirarsi alla dottrina originaria di Cristo, senza mediazioni. Rifiutando i compromessi di potere.
La frusta del Papa
Gesù CRISTO scacciò dal tempio, i mercati che preferivano gli interessi, alla spiritualità. Non fece alcuna considerazione di tipo economico. Non guardò a nessun utile, a nessun equilibrio. Voleva un chiaro legame tra la spiritualità ed il divino. Il denaro, gli equilibri di potere sono di questo mondo. La spiritualità trascende questo mondo.
Il caso Orlandi
Il silenzio Vaticano spesso ha fatto ipotizzare, almeno da parte di taluni settori ,quantomeno omertà nel caso di Emanuela Orlandi. A volte sono emerse le ipotesi più inquietanti. Tali, si è detto, da creare un gravissimo scandalo per la Chiesa. Magari addirittura il più grave della sua storia moderna.
Si è parlato di pedofilia, di rapporti con la banda della Magliana . Di intrighi internazionali, di finanza. In talune ricostruzioni addirittura sarebbe il Vaticano lo stesso mandante del rapimento.
L’occasione
Non facciamo lavorare la fantasia, guardiamo alla realtà pratica.
Le ombre non fanno bene al prestigio della Chiesa. Al prestigio di un’istituzione che fa della custodia di una moralità superiore, la propria forza. E per questo il Vaticano deve, tramite la propria magistratura, sedare ogni dubbio. Con un’operazione di piena trasparenza. Senza nascondere nulla.
E se vi fossero i più gravi retroscena, e le colpe più imperdonabili da parte di alcuni all’interno dell’istituzione, la salvezza del prestigio di tale istituzione sarebbe possibile solo, se la stessa punisse con zelo e senza alcuna riserva i responsabili.
Sua Santità ha un’occasione storica. Perché nessuno perdonerebbe, se il perdono venisse chiesto, quando la verità emergesse senza la collaborazione della Chiesa. Sarebbe una richiesta tardiva ed ipocrita.
Ma quando fosse il Pontefice a fare luce nella vicenda, la forza morale dell’istituzione ne sarebbe rivitalizzata.
L’autorevolezza della verità
Se Papa Francesco, prende l’iniziativa, la forza morale del Pontefice e della Chiesa saranno un faro per il mondo. Se il Capo della gerarchia, individua delle responsabilità, seda ogni dubbio, svelando tutto quanto è conosciuto dal Vaticano e punendo, diventa un gigante della storia. La cattedra di Pietro in quel momento si consacra come la cattedra del mondo .
Un Papa disposto a qualunque sacrificio per la verità, per dare giustizia ad una ragazza innocente ed alla sua famiglia,che colpisce i forti per tutelare e deboli.
E’ l’interprete vivente dei più profondi valori di CRISTO e del vangelo. E questo gesto nessuno potrà ignorarlo. Ma se esita la tempesta sarà terribile…
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