Il 17 settembre scorso a Firenze, in Piazza della Repubblica è stato organizzato un flash mob cui ha partecipato anche l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, in occasione del World Patient Safety Day, Giornata mondiale per la sicurezza del paziente, voluto dall’Assemblea mondiale della salute dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che lo scorso 25 maggio ha approvato con una risoluzione la proposta dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) di istituirlo il 17 settembre di ogni anno.
Dopo le polemiche sull’occultamento della possibile epidemia del batterio New Delhi in Toscana, pare a dir poco inadeguato e un indebito minimizzare il sottolineare come con un semplice lavaggio delle mani “ciascuno può essere in parte artefice della propria salute, con un’attenzione al percorso di cura, all’uso corretto degli antibiotici, e perfino con un gesto semplice come il lavaggio delle mani”.
Al flash mob hanno partecipato scuole di ginnastica (Ginnastica Il Poggetto S.S.D e FGI Federazione ginnastica d’Italia) e cittadini, oltre a professionisti del settore, nonché studenti di infermieristica, che indossavano pannelli esplicativi sulle fasi del corretto lavaggio delle mani.
“In considerazione del momento particolare che la Toscana vive – ha inoltre affermato l’assessore Saccardi – , stiamo alzando fortemente l’attenzione su un batterio pericoloso che si trasmette per contatto. Alcune precauzioni, che possono sembrare una sciocchezza, come il lavaggio delle mani, possono impedire la trasmissione, di questo come di altri batteri”.
Il flash mob era una delle iniziative organizzate dalla Regione, e dalle aziende sanitarie, in occasione della prima Giornata mondiale per la sicurezza del paziente.
Al dilagare di quel batterio e alla luce di un nuovo caso di Dengue a Firenze, proprio in queste ore che ha spinto il Dipartimento della Prevenzione a mettere in atto domani mattina, sabato 21 settembre, a partire dalle 8 le operazioni di disinfestazione nella zona di via Ghibellina. appare perlomeno, a dir poco, riduttivo e inadeguato delineare come profilassi la sola igiene personale, quasi a demandare ai cittadini la cura, se non la colpa, di un’emergenza che invece è dimostrato sia di origine soprattutto nosocomica, interna agli ospedali e di precisa responsabilità della attuale compagine politica di sinistra, che infatti in questi mesi ha calato un silenzio sospetto.
Ma la storia ha insegnato che una buona lavata di mani spesso le responsabilità di chi governa, anche in questa Regione, dove ci si augura che alle prossime elezioni avvenga un netto cambio di rotta e di maggioranza.
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