Se ognuno facesse il proprio lavoro, e magari lo facesse anche bene, le cose andrebbero meglio. Se vado ad un concerto mi aspetto di sentire musica, non slogan politici. Da un politico, o sedicente tale, mi aspetterei che si occupasse di realizzare il programma per cui lo hanno votato, invece di scrivere commenti degni de Er Monnezza.
Niente, troppo semplice. Non funziona così, e infatti non funziona proprio. Emma Marrone è una bella ragazza solare, canta bene, ai concerti fa il tutto esaurito, non mi risulta che sia un’esperta di flussi migratori, tuttavia. Qualche giorno fa ad un suo concerto ha pensato bene di urlare al microfono: “Aprite i porti!”. Non peccherai di presunzione cara Emma? Tre paroline lanciate al vento, dall’alto di un palco in cui domini fans adoranti, fanno tanto radical chic. Canta Emma, è meglio.
Il consigliere comunale della Lega Massimiliano Galli ha pensato bene di risponderle, mostrando il lato piu squallido della destra italiana, con questo commento piazzato su Facebook: “Faresti bene ad aprire le tue cosce facendoti pagare per esempio“. Che gran Signore che sei Massimiliano, dalla lettura del tuo post debbo dirti che mi nasce spontaneo il sospetto che tu sia abituato a sborsare denaro in cambio di prestazioni sessuali. Mi pare, anche, che Emma Marrone guadagni molto cantando e che non abbia bisogno dei tuoi suggerimenti da bettola.
La Lega ha espulso immediatamente questo campione, ma il problema resta ed è profondo, radicato, da sempre è il tallone d’Achille della destra. E’ ora di farla finita. Chi porta il livello del confronto politico a quello di una curva dello stadio non deve avere spazio nelle liste elettorali.