Encrochat – Uno scandalo rischia di travolgere i potenti d’Europa. Se non altro perché persino qualche famiglia reale potrebbe essere coinvolta, direttamente o meno, dopo quello che è balzato agli onori delle cronache in queste ore. Encrochat era un network che, semplificando, era in grado di offrire un sistema di messaggistica criptata. La polizia europea ha iniziato a indagare e cercare di penetrare nel sistema.
L’azienda ha origini olandesi: la sede si trova ad Amsterdam. Ma il mercato cui far riferimento è extra-continentale. La notizia riguarda il Regno Unito, ma la nazione governata da Boris Johnson non è sola: anche altre nazioni del Vecchio continente sono state interessate dal caso e dalle operazioni che ne sono conseguite.
746 arresti
Per ora si tratta di contare gli effetti delle indagini: le persone arrestate risultano essere 746, mentre le sterline sottoposte a sequestro corrispondono a 54 milioni. Ma anche ingenti quantitativi d’ armi e droga si trovano ora nella disponibilità degli inquirenti. Trattasi di criminalità, con ogni probabilità in alcuni casi organizzata. E sino a questo momento non sono stati fatti nomi di persone in vista. Un bel numero di coinvolti, dunque, oltre che un discreto gruzzoletto.
Ma perché? E cosa c’entrano i potentati europei? Se alla prima domanda è relativamente semplice rispondere, per la seconda saremo costretti ad aspettare che qualche ulteriore evidenza venga fuori. Sempre nel caso che qualche potente venga toccato dalla faccenda. Vale la pena sottolineare un altro aspetto: Encrochat non era utilizzabile comunque: stando alle informazioni che circolano – per esempio su Dagonews – , era necessario possedere un Encrophone, un dispositivo mobile apposito ed adatto. Telefoni con Android, ma privi di Gps: la sintesi è questa.
La chat predisposta dal provider
E siccome tutto tramite la chat predisposta dal provider era crittografato, sembrerebbe che i criminali avessero una certa preferenza per un’opzione di questo tipo: essere rintracciati dalle forze dell’ordine è di sicuro più difficile rispetto ai più conosciuti servizi di messaggeria? Parrebbe proprio di sì. La vicenda interessa criminali, ma il fatto che la polizia sia riuscita ad hackerare Encrochat può destare qualche preoccupazione in chi è solito servirsene. Anche tra coloro che risiedono tra i palazzi che contano. Questa è la questione di fondo – la preoccupazione – che potrebbe interessare le famiglie reali ed i politici europei: anche alcuni di loro avrebbero un Encrophone. Con tutto quello che ne deriva in termini di tutela della segretezza.
Certo, esistono certosine normative in materia di privacy, ma come spiegato sul Daily Mail esistono anche pochi dubbi sul fatto che i malviventi non siano gli unici ad usufruire del network. Cosa sappiamo sino a questo momento? Sempre il quotidiano inglese presenta un’elencazione dei reati che sarebbero stati commessi, e magari organizzati per mezzo di queste “comunicazioni senza preoccupazioni”, e cioè “omicidio, acquisto di chili di pistole e di milioni di pillole”.
Europol
L’attacco, un vero e proprio hackeraggio coordinato, della polizia europea, è andato a segno, svelando le fattispecie interessate dal caso. Dopo l’operazione, Encrochat avrebbe persino fornito indicazioni a coloro che avevano aderito al sistema: “Smaltire i telefoni”. Questo il messaggio che sarebbe stato inoltrato e che è stato riportato sul Daily Mail. Fare tabula rasa, insomma, prima che sia troppo tardi: l’indicazione potrebbe essere interpretata così. Se esiste qualche mistero giuridicamente rilevante – questa è forse la novità più succosa in termini giornalistici – presto il grande pubblico potrebbe venirne a conoscenza. Bisognerà vedere cos’è finito tra le mani dell’Europol.
Quante possibilità ci sono che uno scandalo mai visto prima, per contenuti e tecnologia interessata, fuoriesca nel corso dei prossimi mesi? Molto difficile da prevedere. Il virgolettato di un avvocato che è stato citato su Dagospia è utile a chiarire di cosa stiamo parlando: “Questa tecnologia è stata molto utile per le persone tra cui reali, politici, dirigenti che non volevano che le loro comunicazioni sensibili o i loro dati fossero scoperti”. I criminali l’hanno sfruttata per evitare che i loro dati finissero nelle mani delle forze dell’ordine, ma sembra che in molti lo usassero semplicemente per evitare che conversazioni sensibili o semplicemente private potessero essere lette o usate altrove: specialmente tra i politici. Forse insomma i potentati hanno più di qualche ragione per tremare.
fonte: Insideover www.ilgiornale.it
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