Ennesima aggressione ai volontari, di una Misericordia
Avvenuto ieri a Borgo San Lorenzo pare che l’ aggressore fosse addirittura il figlio della persona soccorsa, che ha avuto questa reazione alla richiesta da parte dell’ autista dell’ ambulanza di postare la sua auto per consentire le manovre del mezzo di soccorso.
Ennesima aggressione ai danni dei volontari
Gli angeli vanno protetti.
È una vergogna: la Firenze di oggi e la sua provincia sono diventate un girone dantesco di rabbia e violenza.
È paradigmatico che le aggressioni siano rivolte nei confronti di chi presta il proprio tempo al servizio della comunità, ricevendo solo la gratificazione personale e quella di un “Dio che ne renderà merito”
Fare il volontario oggi è diventato quasi impossibile, tra corsi che richiedono ore di studio, un impegno che sfiora il livello professionale del personale infermieristico, e responsabilità pesantissime con scarse, se non nulle, tutele legali in caso di rivalse o richieste di danni da parte degli stessi soccorsi.
Questi ultimi, magari dopo essere stati salvati, hanno perfino l’impudenza di chiedere il risarcimento degli abiti tagliati per consentire le manovre di soccorso che li hanno salvati
E adesso si aggiunge anche la crescente preoccupazione per l’incolumità personale, in una provincia e in generale in una società che non riconosce più il valore dell’opera di soccorso e volontariato, ma che vede in essa un semplice servizio alla comunità, considerato dalle istituzioni toscane troppo spesso come dovuto e scontato.
Da volontario, che ha cominciato alla tenera età di 18 anni ed è sempre rimasto nel mondo del volontariato, sinceramente non so se sarei contento e tranquillo se uno dei miei figli mi chiedesse di poter seguire quella che, vi posso assicurare, è una vocazione personale
La sicurezza non riguarda solo i cantieri: sicurezza è anche poter lavorare o fare il volontario prestando la propria opera senza dover rischiare la vita o la propria incolumità, perché in giro è pieno di persone fuori controllo, e la sicurezza dei luoghi pubblici non è compito dei cittadini volontariato.
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