Conosciamo l’Italia come un paese estremamente variegato, colmo di mille sfaccettature, spesso complesse da cogliere nella loro eterogeneità anche per noi italiani. Sfaccettature di ogni sorta, gastronomiche in primis: tradizioni poco note, prodotti e produzioni di nicchia, numerose quanto le varianti familiari o territoriali ad ogni ricetta che amiamo. Una forma di cultura che si può assaporare e tramutare in mezzo (e modo) per incontrare l’autenticità di ogni territorio. E che non dobbiamo smettere di promuovere.
Si colloca in questa direzione ‘Italian Taste Experience 2019‘, il primo salone italiano delle specificità e delle creazioni agroalimentari, che si svolgerà il prossimo ottobre a Grosseto Fiere, presentato ieri a Palazzo del Pegaso, sede della Regione Toscana.
L’obbiettivo è la costruzione di una piattaforma commerciale per le produzioni di nicchia nel settore della trasformazione agroalimentare di qualità, con prodotti d’eccellenza toscani e da tutta Italia, valorizzandone i rapporti con il territorio. Épicerie fine, direbbero i francesi. In stretta connessione con quel variegato e vasto universo che ecumenicamente chiamiamo terroir.
A fare gli onori di casa nella conferenza stampa di presentazione di ieri, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ha ricordato come l’incredibile estensione della Toscana, che può contare su una superficie agricola di quasi un milione e 300mila chilometri quadrati sia meritare ancora una vetrina per l’eccellenza delle sue produzioni agroalimentari.
“Abbiamo fortemente voluto realizzare una piattaforma legata all’agroalimentare in trasformazione, che promuova i prodotti Toscani e la Maremma“, ha dichiarato il presidente di Artex, Giovanni Lamioni, patron dell’iniziativa assieme al Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana che dirige. “Abbiamo presentato il progetto al Commercio estero, che lo ha accolto con molto favore e lo ha sostenuto economicamente. Grazie a questa operazione saranno presenti buyer provenienti da tutta Europa. Ci siamo quindi rivolti alla Regione Toscana, che ha guardato con entusiasmo al progetto, molto coerente con quanto è stato fatto fino ad oggi. Ad ottobre saremo in grado di presentare la piattaforma, che sarà realizzata al Centro Fiere di Grosseto, con circa duecento espositori dei comparti del vino e del food, operatori commerciali, iniziative collaterali. Un’operazione di promozione del prodotto che è anche promozione del territorio“.
“La Toscana ha un distretto agroalimentare vero. Le nostre aziende producono eccellenza, a volte di livello internazionale. Non parliamo solo di agricoltura ma anche di trasformazione – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo -. “Non solo, abbiamo la capacità produttiva, ma sappiamo vivere l’eccellenza e siamo diventati anche una meta turistica. Abbiamo la possibilità di raccontare al mondo la nostra storia, che è fatta di cultura, di paesaggio, di buon cibo, tenute insieme dalle attività economiche. È in questa prospettiva che si colloca un’iniziativa come questa. Sarà faticoso, ma porterà i suoi frutti“.
“È l’unica strada che possiamo prendere per dare valore alle produzioni agricole, essere riconoscibile nel mercato globale e cogliere le opportunità che l’essere toscani può avere nel mondo – ha dichiarato Leonardo Marras, capogruppo PD in Regione Toscana -. “Il presidente della Regione recentemente ha lanciato l’idea di proporre un marchio ‘Toscana’ legato alla qualità del prodotto ma anche in termini di responsabilità sociale e sostenibilità“.
“È un’iniziativa, legata ad un intervento così importante su una parte del territorio regionale, che può avere riflessi significativi per l’intera Toscana – ha affermato in chiusura la vicepresidente di Artex Sara Biagiotti -. “Ci auguriamo che sia il primo evento di una lunga storia“.