Enrico Letta studia da Leader. E convince.
Con forza ha fin da subito messo le cose in chiaro.
Rispolverando i fondamentali, dribbling, finte e “Bella Ciao”, felpona ONG per l’allenamento.
Il suo discorso motivazionale nello spogliatoio ha infuocato i cuori. Sì insomma..
“Dobbiamo conservare e rivendicare la nostra anima – vale a dire i nostri valori, la nostra identità – facendo leva però sugli strumenti necessari a realizzare le nostre idee, il “cacciavite”. Le due dimensioni – identità e concretezza – sono inscindibili.”
Scende in campo e convince fin dai primi minuti.
Ius Soli
Quella sullo ius soli è la riforma più avanti nel suo iter parlamentare.
Alla Camera esistono tre progetti di legge di Matteo Orfini, Laura Bodrini e Renata Polverini, su cui si è già svolta la discussione generale e un ciclo di audizioni, concluso il 4 marzo 2020.
Mitigato nella forma dello Ius culturae avanza di pari passo con il voto ai sedicenni. Letta avanza e batte dal limite.
Il primo tassello è questo: voto ai giovani immigrati, subito. 1-0.
DDL Zan
Non pago della prima Prodezza, il nostro svaria a tutto campo. Inarrestabile.
Zan è nel suo mirino, adesso. Lo punta.
Per zittire gli avversari è il top, le critiche così saranno annullate a colpi di Procure e dell’art. 8 del disegno di legge.
Approvarlo, approvarlo subito. Approvarlo così com’è.
“Diritti civili e sociali viaggiano insieme. Approvare la legge è un atto di civiltà”
“Diritti civili e sociali devono viaggiare insieme. Non bisogna sminuire o demonizzare i distinguo affiorati in una parte della sinistra. Ma è la soluzione oggi migliore contro ogni discriminazione e atto d’odio.”
Il secondo pilastro è questo. 2-0.
Adesso però tutti attendono la zampata per mettere al sicuro il risultato. Da vero leader.
Alzare l’imposta di successione
Nel più classico dei contropiedi Enrico ‘stai sereno’, quando ormai pareva pago del brillante risultato, coglie tutti impreparati e sigla la tripletta.
“Su 7 del Corriere lancio la proposta di dote per i diciottenni. Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito ma chiedendo all’1% più ricco del Paese di pagarla con la tassa di successione.”
Neppure il numero uno Draghi riesce ad arrivarci, e replica che con Letta “non ne abbiamo mai parlato, in generale non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli.”
Con questo jolly il 3-0 è servito e tutti a casa.
Enrico Letta, va oltre il concetto di bomber e strapazza i detrattori. Un capocannoniere di razza.
Come la metti, la metti.
Letta jr è espatriato per un Erasmus attempato e fuori tempo, ed è andato a studiare da leader all’estero.
I risultati si vedono e sono brillanti.
Con lui al comando, il centro destra può dirsi in una botte di ferro.
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