Sento sempre un gran parlare di Europa, di quello che non è, e soprattutto di quello che potrebbe o dovrebbe essere. Ma guardiamo cortesemente per un attimo in faccia alla realtà.
L’Europa non è in grado di fare niente. E l’Europa non è in grado di essere niente di più di un farraginoso meccanismo, potenzialmente grandioso, ma praticamente inconcludente.
Se vogliamo evolvere dobbiamo darci una Costituzione. Una Costituzione che distingua le competenze della federazione dalle competenze degli Stati. Un impianto di regole chiare, che non sia un lunghissimo trattato tra Stati che rimangono totalmente svincolati tra loro. Ma tra stati che cedono una parte di sovranità alla federazione, al fine del bene comune. Mantenendo alcune prerogative.
E se viene chiesto agli Stati di cedere la loro sovranità alla federazione, questi non possono farlo in modo da garantire i loro cittadini, se non tramite rappresentanti nella federazione eletti direttamente dal popolo. Gli europei debbono potersi scegliere la forma ed il governo dei loro stati, e la forma ed il governo della federazione. Di modo che anche la federazione tragga la sua legittimità dal consenso popolare.
Se non costituiamo una legittima guida politica, è inutile parlare di tantissime, troppe cose. È inutile parlare di una difesa comune, se poi non risponde ad una politica estera comune.
È assurdo parlare di una politica economica equa, e di una moneta solida, se non si solidificano le strutture portanti di una fragile unione politica.
Se vogliamo invocare l’Europa facciamola seriamente, oppure rassegniamoci a lasciar perdere.
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