E anche questo Eurovision ce lo siamo levati dalle palle! Citando liberamente Riccardo Garrone in Vacanze di Natale del 1983.
Partiamo dalle cose positive. Bellissima l’organizzazione e complimenti ai tre presentatori. Mika, Laura Pausini e Alessandro Cattelan. Ottimi in tutto e per tutto, ma in modo particolare nel loro inglese. Veramente bravi.
Le canzoni sono da subito apparse normali. A volte banali; spesso brutte. Ma tanto si sapeva già chi doveva vincere. Avrebbero potuto cantare anche un jingle di cibo per cani, ma doveva assolutamente vincere l’Ucraina.
Perché in questi giorni Ucraina über alles. A torto o a ragione ma il mondo deve essere per forza giallo e azzurro. Ma… a proposito: Eurovision. SI presume che ci debbano essere nazioni europee. E la domanda sorge spontanea. Ukraina: Europa? E poi continuando: UK, e addirittura Australia! Il prossimo anno si mormora una partecipazione straordinaria di Canada, Ecuador e Gambia.
I nostri Mahmood e Blanco che hanno fatto? Esattamente quello che mi aspettavo. Sono arrivati sesti. Anche troppo. Ho letto articoli di critici pagati a caro prezzo che giustificavano in qualche modo questa loro scarsa posizione. Io la penso molto più semplicemente: poco buoni.
Poi la prima sera, come sono arrivati sul palco: Filini sembrava un mutilato. Fantozzi praticamente in bermuda.
Bentornati Måneskin
Giusto il tributo ai Måneskin, vincitori della scorsa edizione e musicisti veri. Terrificante la Gigliola Cinquetti con la sua “Non ho l’età”. Che quando uscì nel 1964 aveva un significato di gioventù e adesso si va all’opposto.
La cosa più fastidiosa, insopportabile e artefatta è stato il commento di Cristiano Malgioglio. Un concentrato di acidità autocelebrativa che ha tenuto a far sapere a tutto il paese che ha avuto un fidanzato in ogni nazione rappresentata sul palco. Troppo, veramente troppo.
Triste la gag sulla gestualità italiana. Ormai l’abbiamo vista migliaia di volte. Apprezzabile il culo della cubano/spagnola. Ma poi non ci rompete l’anima se continuiamo a guardare le donne (alcune donne) come oggetti di puro desiderio e basta. La canzone non la ricordo.
A proposito, la canzone più ascoltata su YouTube è quella della Moldova: divertente, stupida al punto giusto, leggera e che ti fa venire voglia di ballare.
Leggi anche: Demografia la fine degli italiani
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT