Partiamo dalle cose semplici: la XII disposizione transitoria della Costituzione Italiana recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Questo è un dato di fatto, senza sé e senza ma. Il problema è che molti tendono a scordarselo: tipo ad esempio chi parla di rinascita del Partito Nazionale Fascista, quando i militanti di Casapound Italia manifestano o provano a presentare un candidato per una normale competizione elettorale. Il PNF non può rinascere: c’è la galera. E quelli di destra ci vanno sul serio.
Quindi arriviamo alla follia pura del gesto di boicottaggio del confronto elettorale che avrebbe dovuto tenersi in una scuola di Firenze. Nello specifico ITT Marco Paolo.
Come sempre ci mette lo zampino chi ha sbagliato mestiere: la CGIL che, invece di tutelare gli interessi dei lavoratori (lo ha mai fatto?), si mette a fare politica gretta – e se vogliamo un po’ fascista – intimando i candidati sindaco dell’ala sinistra a non partecipare al dibattito perché presente Saverio Di Giulio di Casapound.
Ora, mi direte, è vero che la CGIL ha sempre fatto politica; però qui si sta andando oltre il buon gusto. Ed il problema vero è che qualcuno li ha pure ascoltati.
Ecco quindi che Nardella e la Bundu hanno detto in maniera un po’ scalfariana: No! Io non ci sto! e hanno boicottato l’incontro. Questo perché, secondo loro, non è bene mescolarsi coi fascisti… ma solo quando non ci sono le telecamere. Perché già ben due volte (per la precisione alla Certosa e su Rai3) come erano bellini tutti in fila per 9 a farsi riprendere!
Allora? siamo antifascisti solo quando fa comodo? Quando fa più notizia non farsi vedere? Della Bundu non so che dire perché, onestamente, conosco poco il suo modo di agire e di pensare. Anche se mi è bastato quello che ho sentito alla Certosa per farmi una certa idea. E poi, mannaggia, sia alla Certosa, sia negli studi Rai era seduta proprio accanto a Di Giulio. Magari non lo sapeva? L’hanno raggirata, maledetti fascisti!
Il Sindaco uscente invece ha avuto una certa caduta di stile. Sì, insomma, sta facendo di tutto per smarcarsi dalla sinistra e fare finta di non essere del PD, e poi si fa comandare dalla CGIL. Lo consideravo più scaltro per cadere in un trappolone del genere.
Non mi stancherò mai di ripetere una frase meravigliosa di Ennio Flaiano (o del pittore Mino Maccari): I fascisti (in Italia) si dividono in due categorie: i fascisti propriamente detti e gli antifascisti. Che sono pure più fascisti dei fascisti veri.