Fase 2. L’Italia dovrebbe riaprire i battenti. Gradualmente. Sebbene il premier Conte ieri nell’informativa al Senato non sia stato chiaro su tempi e modalità. Esistono delle bozze allo studio su come ripartiranno le attività produttive e verranno allentate le restrizioni sugli spostamenti. Quello che è chiaro è che il governo ha prorogato l’obbligo della mascherina fino a quando non sarà trovato il vaccino.
Le nuove regole sugli spostamenti nella Fase 2
Sebbene tutto sia ancora in discussione, per quanto riguarda gli spostamenti, che dal 4 maggio dovrebbero essere nuovamente permessi. In alcuni casi particolari la distanza di sicurezza potrebbe essere ampliata fino a due metri. Non è ancora chiaro se con la fase 2 sarà possibile spostarsi da comune a comune. Il permesso di uscire dalla propria Regione di residenza dipenderà invece dall’andamento del contagio. E soprattutto dalle ordinanze che saranno emesse dai governatori (che gestiscono la sanità).
Con l’avvicinarsi dell’estate (e la possibilità di fare le vacanze) bisognerà infatti valutare il numero di posti negli ospedali. Ma soprattutto la possibilità di intervenire nei casi più gravi di Covid-19 (terapia intensiva). Chi ha più di 70 anni e patologie avrà limitazioni negli spostamenti. Così come i ragazzi che non potranno incontrarsi in più di due o tre, perché gli assembramenti restano vietati.
Distanza di sicurezza di un metro per tutti i tipi di file
Il ministero della Salute a quanto pare intende confermare la distanza di sicurezza di un metro per fare la fila davanti ai negozi e in tutte le altre situazioni. Negli spazi chiusi dove c’è il rischio di sovraffollamento il distanziamento potrebbe essere invece il doppio di quello attuale. “Se si è in due basta alzare ognuno il braccio e rimanere a quella distanza. Questo serve ad evitare rischi anche se ci si entra in contatto con persone positive”, chiarisce il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
Sì alle passeggiate e alle corsette lontano da casa, ma da soli
Si potrà passeggiare, andare a correre e fare sport all’aperto lontani da casa, ma da soli. Sarà possibile incontrare familiari con mascherine e guanti. “Si allenterà un po’ sulle uscite con i bambini“, pare sia l’orientamento del nuovo Dpcm. Quello che appare prioritario per il governo è far ripartire le attività produttive. Lo conferma anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “Per ora riapriamo quello che fa Pil“.
Come è noto, al momento non è prevista la riapertura delle palestre. E quando arriverà il via libera ci saranno regole severe. Perché oltre alla distanza di un metro si dovrà provvedere alla sanificazione delle aree comuni e delle attrezzature. Misure strette saranno previste anche per tutti i luoghi della cura del corpo. Parrucchieri, barbieri, centri di estetica, che dovranno provvedere ai dispositivi di sicurezza, alla sanificazione costante dei luoghi e alla sterilizzazione degli strumenti.
Viaggi in aereo con mascherina e distanza di sicurezza
Con la fase 2 si potrà tornare a volare, ma nel rispetto delle norme sulla sicurezza. A tal proposito, ieri Alitalia ha inviato una mail a chi ha già un biglietto e deve effettuare viaggi per lavoro o per esigenze familiari. Nella stessa invita i clienti “ove possibile, ad effettuare il web check-in oppure ad utilizzare i chioschi del fast check-in in aeroporto”. Inoltre, “durante le operazioni effettuate in aeroporto è necessario mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro e consigliato indossare una mascherina protettiva”.
La compagnia aerea chiarisce che “l’imbarco sarà effettuato, ove possibile, con il jet-bridge; in caso di utilizzo della navetta, è stato previsto un limite massimo di passeggeri”. Bisognerà presentare l’autocertificazione indicando la destinazione, l’indirizzo della destinazione e il tempo di permanenza. A bordo la mascherina è obbligatoria e il posto accanto ad ognuno sarà lasciato vuoto. Tranne se si vola con un familiare o con un minore.
Stabilimenti marittimi con distanza di sicurezza
Non è ancora chiaro come si potrà accedere agli stabilimenti marittimi, anche se il governo sarebbe orientato ad aprirli solo in caso sia possibile mantenere una distanza molto ampia tra gli ombrelloni, e nei punti di ristoro. E quindi si potrà entrare soltanto fino all’esaurimento dei posti.
Le regole per i negozi
Sul fronte dei negozi, riapriranno anche quelli di abbigliamento e calzature. Soltanto in un secondo saranno invece riaperti i centri commerciali. Ultimi a riaprire bar, ristoranti, cinema, teatri. Per le discoteche – dove l’assembramento è inevitabile – ci sarà ancora molto da aspettare. In ogni caso le regole saranno stabilite da un protocollo nazionale unico, che sarà poi declinato a livello territoriale. In tal senso, potranno riaprire tutti i negozi al dettaglio. A patto che siano in condizioni di garantire la sicurezza di personale e clienti con mascherine e guanti, la distanza di un metro, le file all’esterno.
Tra le misure allo studio per ridurre l’affluenza è prolungare gli orari ed estendere le aperture 7 giorni su 7, per quei negozianti che saranno in condizione di sostenere le spese. Chi vende vestiti dovrà occuparsi della sanificazione dei camerini e i capi che saranno provati dovranno poi essere sanificati. Ecco perché bisognerà prevedere dei sistemi di sterilizzazione particolari che possano garantire la massima igiene di locali e prodotti.
Le regole per le aziende
l’Inail fa sapere che “dove non è già presente il medico competente, in via straordinaria, devono provvedere alla nomina di un medico competente ad hoc per il periodo emergenziale. O soluzioni alternative, anche con il coinvolgimento delle strutture territoriali pubbliche che, come per altre attività, possano effettuare le visite, magari anche a richiesta del lavoratore”.
L’Inail pertanto suggerisce anche “la ‘sorveglianza sanitaria eccezionale‘ per i lavoratori con età superiore ai 55 anni. O al di sotto di tale età ma che ritengano di rientrare, per condizioni patologiche, in questa condizione anche attraverso una visita a richiesta.
Il problema dell’assembramento nei musei e nei siti culturali
Il governo intende rilanciare il turismo, praticamente azzerato dall’emergenza coronavirus. In tale ottica sono allo studio percorsi per poter consentire le visite nei siti archeologici come Pompei, i Fori romani e in tutti i luoghi dove sia possibile entrare da soli o al massimo in due. Discorso più complesso quello della riapertura dei musei, sia per le file agli ingressi, sia soprattutto per i costi di gestione, che non potrebbero essere sostenuti con una bassa affluenza. La fase 2 prevede che cinema e teatri resteranno chiusi. Le arene potrebbero subire una deroga ma solo in caso di indice di contagio molto basso e comunque con scaglionamento degli spettatori. Resta esclusa almeno fino a settembre la possibilità di organizzare eventi pubblici.
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