“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” (Dante Alighieri).
Gli italiani e la scarsa partecipazione culturale.
L’ Italia ricca di antiche tradizioni, terra natia di famosi artisti,scrittori,pittori musicisti, secondo Eurostat (ufficio statistico dell’ UE) risulta essere il secondo Stato tra le destinazioni più ambite in Europa.
Nonostante questi dati rassicuranti, purtroppo alcune statistiche e rilevazioni dimostrano che l’italiano medio per quanto concerne la partecipazione ad eventi culturali si trovi ad un livello europeo sotto la media. Sia per quanto concerne l’ interesse a partecipare ad attività culturali sia come numero di eventi cui prende parte. Sebbene non manchino musei, teatri, concerti,incontri, luoghi di interesse artistico – storico , il coinvolgimento
per questo tipo di attività è ampiamente scarso in entrambi i generi.
Fenomeno simile per quanto concerne la lettura e i libri. Buona parte dei lettori sarebbero “forzati” per faccende professionali o motivi di studio, altri durante l’ anno non avrebbero acquistato o letto alcun libro . A confermare che gli italiani leggono poco l’ultima raccolta dati di Eurostat, che vede l’Italia al terzultimo posto sui 27 membri dell’Unione europea.
Sarebbe la poca propensione a spendere ed investire dei cittadini italiani in cultura optando invece per attività di immediata fruizione, quali TV, social network ed internet.
La soluzione?
L’ interesse, l’ approccio alla cultura andrebbe insegnato sin da bambini . Crescere in un ambiente stimolante dove si possano trovare punti di riflessione sulla storia passata, sulla cronaca,sulla lettura di giornali e libri in cui l’importanza per la cultura e la conoscenza siano argomenti della quotidianità.
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