Il presidente uscente statunitense Donald Trump è stato assolto dal Senato nel secondo processo di impeachment a suo carico.
“Finita la caccia alle streghe” ha esultato il Donald.
L’accusa, formulata dalla Camera a maggioranza dei Democratici, era quella di avere fomentato l‘attacco al Congresso statunitense compiuto il 6 gennaio dai suoi sostenitori.
L’esito era dato per scontato da diversi giorni: hanno votato a favore della condanna di Trump 57 senatori, 50 Democratici e 7 Repubblicani.
Per condannare un presidente imputato per impeachment servono però almeno 66 voti. 43 Repubblicani hanno invece votato contro la condanna.
Le ombre sull’assalto al Congresso
Diciamoci la verità, troppi sospetti sull’assalto al Congresso.
Con i reporter già dentro ad immortalare quelli che parevano figuranti, con molti Antifa infiltrati tra le fila di coloro che dovevano essere trumpisti convinti.
Con la Ocasio-Cortez che racconta commossa gli attimi di paura dell’assedio. Ma non c’è priva che in quel momento fosse al Campidoglio.
È la seconda volta nel giro di un anno che Trump finisce sotto impeachment e viene assolto dal Senato: nel febbraio del 2020 era stato assolto dall’accusa di aver ricattato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per ottenere materiale imbarazzante sull’attuale presidente, Joe Biden.
Che poi si era risolto nel trovare materiale scottante veramente, ma contro il figlio di Biden.
Trump 2024
L’impeachment era ovviamente pensato per impedire al Tycoon di ripresentarsi alle prossime elezioni.
Tentativo fallito.
Trump ha diffuso un comunicato stampa in cui ha attaccato i Democratici per avere portato avanti quello che a suo dire è stato un processo politico, aggiungendo: “il nostro storico, patriottico e meraviglioso movimento per rendere l’America di nuovo grande è solo all’inizio”.
Gli scenari per il 2024
Che Trump voglia riprovarci è altamente probabile, probabilmente non nelle fila dei repubblicani:il Gop attraverso le parole del capogruppo del partito Mitch McConnell che pure ha votato contro lo stato d’accusa sono state dure ed emblematiche. “Trump è «praticamente e moralmente responsabile» di avere incoraggiato gli assalitori” ha infatti affermato. Ponendolo di fatto fuori dal partito.
Addirittura Mitt Romney, Susan Collins, Lisa Murkowski, Ben Sasse, Patrick Toomey, Bill Cassidy e Richard Burr hanno votato a favore dell’impeachment.
Trump fu un outsider alle primarie del 2016, mai stato un prodotto del Gop, dove fu sempre visto con invidia e sospetto.
Oggi si vocifera che voglia fondare un partito tutto suo: il Partito patriottico, o il Maga (Make America Great Again) Party.
Dove trovare il suo ruolo di leader indiscusso.
Ma a sorpresa nel 2024 il candidato Trump potrebbe non essere Donald, ma Ivanka, sua figlia.