Il match di ieri sera presentava molte insidie, con l’Atalanta che atleticamente e tecnicamente è molto superiore alla Fiorentina.
E dopo dieci minuti il gol di Zapata e le occasioni continue della squadra orobica facevano presagire a una disfatta. Sarebbe stato molto pesante a livello mentale reggere una sconfitta interna con tante reti subite.
Le prodezze di Dragoskwi e l’approccio diverso nel secondo tempo, con Vlahovic mattatore, hanno invece permesso alla Fiorentina di recuperare due reti e raggiungere il pari. Peccato solo per quello sfortunato e maldestro intervento di Martinez Quarta di mano che ha regalato il rigore all’Atalanta, consentendole di segnare il goal della vittoria.
È evidente che la Fiorentina è una malata cronica: è una squadra male assemblata, atleticamente non forte, senza ricambi validi. Capace di cali di tensione inspiegabili e ripetuti; però dopo stasera non voglio criticare.
Voglio invece apprezzare il desiderio di provare a esserci, di cercare di giocare da squadra. Di lottare per ottenere quei punti che servono per la salvezza. Voglio apprezzare la grinta di Iachini, le parate di Dragoskwi. La crescita e continuità nel far goal di Vlahovic, la freschezza e lucidità di Kouame e la buona prova di Biraghi…
E voglio credere che Commisso, finalmente presente a Firenze abbia ben chiaro quello che ci sarà da fare per la Fiorentina del prossimo anno sia come società sia come squadra.
Ora sotto con il Sassuolo.
Leggi anche: Toscana: si cambia il colore ma Giani si defila. Sta cercando i vaccini?
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT