In uno dei match clou di questa giornata di campionato di inizio settembre, la Fiorentina domina contro la Juventus. Ma non riesce a vincere. E! una Viola che scende in campo con una formazione che si avvicina molto alla squadra titolare dei migliori e che impone fin da subito il proprio gioco ai bianconeri.
Che giocando di rimessa trovano abbastanza casualmente il vantaggio con Milik.
La Fiorentina non si scompone e continua a giocare raggiungendo meritatamente il pareggio con una ripartenza bruciante di Koumé. Ed ha la possibilità di andare in vantaggio su rigore calciato modestamente da Jovic che il portiere bianconero Perin riesce a deviare sul palo.
Nel secondo tempo la superiorità viola si fa ancora più schiacciante ma le conclusioni contro la porta avversaria (a parte un tiro di Amrabat) non sono moltissime.
E questo è il primo dato preoccupante: la difficoltà ormai acclarata che ha la Fiorentina nel fare goal.
Il gioco di Italiano è quello che abbiamo ammirato lo scorso anno. Con volumi importanti sulle fasce e un centravanti che fa reparto da solo. E il tecnico non pare molto convinto nel provare a cambiare idee e concetti.
È quindi chiaro che è doveroso aspettare che Jovic riesca a entrare in condizione: il centravanti slavo lascia intravedere movenze e colpi che fanno pensare bene. Ma appare in evidente ritardo fisico scontando quasi un anno e mezzo di panchina nel Real Madrid.
L’altro centravanti (Cabral) è più generoso ma sembra un po’ meno tecnico. Forse da solo non riesce a reggere tutto il peso dell’attacco.
E meno male che sugli esterni Sottil e Kouamé stanno dando delle risposte importanti aspettando Gonzalez, che è l’unico attaccante esterno in rosa che riesce a colpire bene di testa e a riempire anche l’area di rigore.
L’altro esterno Ikoné pare ancora per certi versi timido ed incerto pur facendo intravedere buone potenzialità soprattutto in progressione e scatto.
Bisognerà poi aspettare qualche gol dai centrocampisti: Barak e Bonaventura hanno nelle loro corde anche il tiro mentre Amrabat e Mandragora dovranno provarci più convintamente.
Gli infortunati
Il secondo dato preoccupante di questo inizio di campionato sono gli infortuni: Milenkovic, Duncan, Gonzalez.
Forse era un aspetto da tenere in considerazione visto l’anomalia di una stagione che è partita a metà agosto con tanti impegni ravvicinati; compresa la coppa europea che ha sicuramente nel preliminare tolto energie fisiche e mentali.
Ed appare davvero strano la scelta di non sostituire il quarto centrale di difesa Nastasic.
Bisognerà lavorare su questi aspetti ma sono ottimista:la squadra è più completa rispetto al passato campionato ed è anche più tecnica.
Leggi anche: Cartelle esattoriali, ma chi paga?
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT