Con il primo di luglio comincia ufficialmente l’era di Vincenzo Italiano allenatore della Fiorentina. Con questa scelta la società viola corregge almeno in parte la pessima figura nell’affaire Gattuso. E si affida ad un tecnico emergente che negli ultimi anni ha fatto benissimo nelle squadre che ha allenato.
Italiano è un quarantaquattrenne che è nato a Karlsruhe in Germania anche se è cresciuto e vissuto in un paesino della Sicilia. È stato un buon calciatore professionista ed i suoi colleghi lo ricordano come un ottimo centrocampista con caratteristiche che facevano intravedere un futuro roseo da allenatore.
Italiano preferisce giocare con il 4-3-3 con una difesa molto alta e marcature ad uomo strette. Di fondamentale importanza il gioco sulle fasce con terzini ed ali sottoposte ad un lavoro incessante di grande proposta. E molto importanti sono anche gli inserimenti dei centrocampisti.
Teorico del gioco d’attacco e del fatto che bisogna offendere per ottenere risultati, sembra il profilo giusto per Firenze e gli sportivi tutti abituati negli anni ad appassionarsi per squadre divertenti che producevano bel gioco.
La squadra che troverà
Vincenzo Italiano troverà una squadra che dovrà essere migliorata in tutti i reparti. Ma dovrà rilanciare anche calciatori che nelle ultime stagioni non hanno fatto bene. La passione, l’attaccamento al lavoro, la voglia di emergere e di affermarsi sono sicuramente caratteristiche che lo aiuteranno in questo compito. E che hanno convintamente la proprietà viola a sceglierlo.
Con la fine di giugno si concludono le carriere in viola di Ribery, Caceres e Borja Valero.
Ribery e Caceres sono stati due calciatori che la Fiorentina ha comprato a parametro 0 e che sono stati molto funzionali alla causa viola. Ribery, soprattutto la prima stagione ci ha regalato partite indimenticabili, facendo rivedere a Firenze giocate proprie di un big del calcio mondiale. Caceres ha messo la propria esperienza al servizio della squadra con continuità ed intelligenza. Per entrambi il logorio di una carriera intensa e l’età sono stati decisivi nel non proseguire calcisticamente a Firenze.
Il sindaco Borja Valero
Borja Valero merita una considerazione diversa. Costretto dalla smobilitazione della gestione Corvino-Della Valle contro la propria intenzione a lasciare la Viola tre anni fa, è ritornato quest’anno e seppur a lungo non disponibile è stato autore di qualche prova maiuscola (su tutte la vittoria a Torino contro la Juve). Ha deciso di interrompere la carriera calcistica e si trasferirà a vivere a Firenze con la propria famiglia.
Buona fortuna a tutti.
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