Campo di Marte – Come i segnali di fumo degli indiani d’America e degli aborigeni australiani, così i trafficanti di droga sfruttano il cielo come canale di comunicazione dove lanciare fuochi d’artificio. Sono segnali di fumo 2.0. In molti hanno cominciato a farci attenzione: anche a Firenze si assiste da qualche tempo a improvvisati, ricorrenti fuochi d’artificio.
Molti hanno segnalato fochi nell’ultima settimana ben visibili dalla zona del Campo di Marte con relativi botti attutiti. Il primo pensiero è andato a una festa di matrimonio. O di laurea. Circostanze plausibili, solo certe volte però. Oppure a qualche ricorrenza dimenticata e reinserita di nuovo in calendario. Magari ad alcune goliardate, a una maniera di salutare la fine della emergenza sanitaria, contro i catastrofisti in servizio permanente effettivo. E invece no. O probabilmente no.
Gomorra
Perché nell’hinterland milanese e sul lungomare di Ostia i cittadini assistono da tempo e con cadenza quasi settimanale a questi strani, singolari fuochi d’artificio notturni. Perfino nella serie ’Gomorra’ si è visto che quando il carico di stupefacente arrivava nei quartieri i boss facevano esplodere alcuni fuochi d’artificio notturni: per festeggiare l’arrivo di nuove partite e per comunicare ai clienti la disponibilità della ’merce’. Fiction, ma accade spesso che registi, scrittori e e sceneggiatori prendano spunto dalla realtà….
Anche a Firenze, dunque, dietro ad alcuni ‘botti’ inattesi si potrebbero nascondere precisi segnali della criminalità organizzata. Ne è convinto Salvatore Calleri, della Fondazione Caponnetto: “Si potrebbe pensare a fuochi sparati per i matrimoni cinesi. Però non mi sembra che dall’Osmannoro partano in cielo molti fuochi d’artificio. A Catania, la mia città, invece è ormai una cosa normale. E in altre zone della Sicilia. In Calabria. Anche sul litorale romano e pure inoltrandosi verso la Capitale: gruppi collegati alla mafia sinti adottano questo sistema per comunicare.
Intervenire
E anche per irridere le forze dell’ordine. Che infatti almeno in alcune regioni mi risulta interpretino così gli episodi. Sarebbe il caso di intervenire. Spesso non si tratta di potere o non potere acquistare i fuochi ma di potere o non potere spararli. Capire se ci sono ordinanze che li vietano per tutelare la quiete pubblica delle persone e degli animali. Ci sono casi in cui i fuochi d’artificio sono illegali. Bisogna verificare e non prendere sottogamba certi segnali. Anche questo è controllo del territorio”.
Giovanni Spano per https://www.lanazione.it/
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