“Quando mi affaccio alla finestra di casa per mandarli via, mi minacciano di morte urlandomi ‘vieni giù che ti ammazziamo’. Sono talmente impaurito che la sera per tornare a casa devo farmi ‘scortare’ in auto fino al portone, altrimenti non esco proprio. E come me tanti altri vicini”. E’ il grido di allarme lanciato da un residente di via della Stufa, zona San Lorenzo. Un angolo di città, patrimonio Unesco che si è ormai trasformato, spiega l’uomo, in una vera e propria centrale dello spaccio e del consumo di cocaina, eroina e crack.
“Per testimoniare la situazione in cui viviamo ho deciso, insieme ad altri residenti, di formare un comitato civico e preparare un dossier con date, orari e sopratutto foto – prosegue l’uomo – Lo invierò al Comune, per fargli vedere come questa zona che 30 anni fa era un salotto sia stata totalmente distrutta, abbandonata all’illegalità”.
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Il problema vero di via della Stufa come di altre vie e viuzze di San Lorenzo, a detta di quanti di vivono, è che “nella strada non ci sono negozi o attività: solo i fondi del mercato. Così, ad ogni ora del giorno e della notte qui passano spacciatori, tossici, ubriachi che si fermano a fare i loro bisogni dappertutto o a fare sesso in mezzo di strada. L’ultima foto che ho fatto – è di ieri – l’ho scattata all’ora di pranzo. Quindi non è neppure questione di cattiva illuminazione”. La foto ritrae inequivocabilmente un pusher che allunga una dose e un uomo che se la sniffa. Sul marciapiede, in pieno giorno.
“Se ne possono fare a decine, di foto così. Ed è terrificante vedere che nessuno dice nulla, nessuno fa nulla quando passa davanti a scene come questa. Tutti, evidentemente, fanno finta di non vedere. Ho fatto numerose segnalazioni alle forze dell’ordine e ai vigili, ho chiesto loro di intervenire. Ma quando arrivano, se arrivano, è sempre tardi: gli spacciatori se ne sono già andati. Come a Sant’Orsola, qui vicino: si vedono persone bucarsi in mezzo di strada in pieno giorno e nessuno batte ciglio. Di questo passo – conclude il residente – qui diventerà come via Palazzuolo. Anzi, siamo già arrivati a quel punto di degrado”.
Fonte: Stefano Mugnaini, Firenze Today