Incidente mortale oggi intorno alle 15.30 in via Nazionale prima dell’incrocio con via Faenza. Coinvolti un mezzo di Alia e un pedone, una donna del 1934 che sarebbe deceduta sul posto. Intervenuta la Polizia Municipale oltre ai mezzi del 118. Per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi la circolazione è tutt’ora chiusa. La dinamica del sinistro è al vaglio della Polizia Municipale.
Duro il commento di Alessandro Draghi, capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia: “Altro incidente mortale, dopo 1 mese e mezzo da quello avvenuto in piazza Tasso. Urge un chiarimento sulla sicurezza dei mezzi e sulla formazione del personale”.
Due incidenti mortali che coinvolgono Alia così ravvicinati richiedono indubbiamente un approfondimento particolare. Il rischio che al caso si possa aggiungere una formazione non all’altezza o dei mezzi non adatti agli spazi di una citta come Firenze, esiste. E non può essere ignorato.
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Via Nazionale, Firenze. La via ha assunto la denominazione attuale solo nel 1859, prima si chiamava via Tedesca dall’attuale Largo Alinari fino a via Faenza (per via di un ospedale dei Cavalieri Teutonici); via di Cafaggio fino a via dell’Ariento; via di Santa Caterina fino a via Guelfa; via Della Robbia fino a piazza Indipendenza, poiché proprio qui si trovava anticamente il laboratorio della celebre famiglia di scultori e ceramisti: durante degli scavi per la realizzazione di una fognatura vennero ritrovati e resti di una fornace con numerosi cocci di ceramiche malriuscite. In via Tedesca aveva sede la Compagnia dell’Assunta di via Tedesca, che dava anche il nome a un tratto di via dell’Ariento.
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