Firenze: confermati i domiciliari agli studenti arrestati per un volantinaggio

Domiciliari

Confermati i domiciliari per due degli studenti arrestati a Firenze, rigettata l’istanza di revoca. 

Firenze, 15 dicembre – Il Gip Angelo Antonio Pezzuti ha rigettato la richiesta di scarcerazione. I due ragazzi del Blocco Studentesco , “colpevoli” di aver volantinato all’interno del liceo Galileo Galilei di Firenze, restano ai domiciliari. Il sindacato studentesco ha quindi ribadito le proprie perplessità su questa vicenda e ha sollevato nuovamente dei dubbi sulla natura di quanto successo.

“UNA PERSECUZIONE”

“È una decisione che delinea chiaramente il tenore politico che ha assunto la questione”, spiega il Blocco Studentesco in una nota. Una persecuzione senza precedenti per ragazzi incensurati la cui unica colpa è stata fare un volantinaggio di protesta contro questo governo. Il Gip non ha voluto prendere in considerazione i video portati a dimostrazione della non violenza della protesta, confermando invece l’impianto accusatorio basato sulla denuncia del preside Alessandro Giorni, dirigente del Partito Democratico”.

“Ai ragazzi – continua la nota – è stata persino negata la possibilità di recarsi a lavoro o all’università, come fossero dei pericolosi criminali. Ci chiediamo quale sia il metro di giustizia applicato a questo caso, in cui un volantinaggio viene portato al piano di reato penale. C’è una sistematica criminalizzazione di ogni forma di opposizione e di dissenso“.

Ciò che sta accadendo a Firenze – conclude la nota – deve essere un campanello d’allarme per tutti coloro che si dichiarano opposizione al governo Conte. Finire agli arresti per dissenso è ormai verità compiuta, e si sta pericolosamente attraversando il confine che sancisce la fine dello stato di diritto per l’inizio dello stato di polizia. Ogni voce che si professa libera e che ha a cuore la libertà, ora, ha l’obbligo morale di parlare di Firenze. Il reato politico è tornato in Italia e non si può più ignorare“.

Nei giorni scorsi numerosi esponenti politici si sono espressi in favore dei ragazzi, chiedendone l’immediata liberazione sulla base della libertà di espressione. Dalla Lega a Fratelli d’Italia in molti hanno fatto sentire la propria voce in favore della libertà d’espressione. Da Firenze Identitaria si sono detti “sconcertati ed esterrefatti”. La vicenda è finita anche in Commissione Diritti Umani al Senato della Repubblica.  

 

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