Questa mattina, la Corte d’Appello del Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso presentato da Saverio Di Giulio. L’Avvocato Simone Bonaldi ha ottenuto un’assoluzione con formula piena. “Il fatto non sussiste” è la motivazione che ha concluso il procedimento giudiziario che vedeva Di Giulio contrapposto a Michele Pierguidi.
La vicenda giudiziaria, molto discussa sulla stampa cittadina, ebbe inizio quando Pierguidi, esponente del Partito Democratico e attuale Presidente del Quartiere 2, adì le vie legali contro Di Giulio. In radio lo aveva definito “mandante morale” in seguito a un assalto compiuto da un gruppo di anarchici contro la Libreria Il Bargello nel gennaio del 2016.
Di Giulio in primo grado era stato condannato a pagare una multa di 800 euro. Oltre ad un risarcimento danni di 1.500 euro e spese legali per 1.800 euro. La sentenza di oggi ribalta tutto e chiude la vicenda con la vittoria del querelato. Difesosi sempre in modo energico durante le fasi dibattimentali del processo. Di Giulio, tra le altre cose, aveva anche sottolineato la presenza di Pierguidi in prima linea a una manifestazione non autorizzata organizzata dagli anarchici contro la libreria.
Alla Libreria Il Bargello la sentenza grande soddisfazione per l’assoluzione di Di Giulio
“Accogliamo questa decisione come una vittoria per tutto il mondo della cultura”, dichiarano i volontari della Libreria. “Abbiamo sempre espresso preoccupazione per le tesi liberticide contenute in alcuni atti presentati dal PD presso il Consiglio Comunale e quello del Quartiere 2. Mozioni intrise di pregiudizi ideologici, fatte approvare dalla maggioranza, secondo cui il nostro centro culturale avrebbe dovuto chiudere soltanto perché promotore di una cultura difforme dal pensiero unico di sinistra”.
“Oltre a questo”, continua l’associazione, “a più riprese sono stati diramati comunicati stampa fortemente diffamatori nei confronti della nostra attività. Venne anche creata un’‘assemblea antifascista’. Gruppo in cui convergeva tutta la sinistra, dal Partito Democratico ai centri sociali, col solo scopo di ostacolare la nostra attività”.
“Creando un clima di questo tipo”, concludono da Il Bargello, “non era difficile immaginare che qualcuno potesse trovare terreno fertile per compiere azioni violente. Che questa sentenza possa responsabilizzare gli amministratori che negli anni hanno soffiato sul fuoco dello scontro ideologico per raccattare qualche voti all’estrema sinistra. Si tratta di una logica che non ci interessa. Il terreno su cui vogliamo batterci è quello della cultura. Noi siamo sempre aperti e disponibili a confrontarci con chiunque ma forse questa fantomatica ‘cultura di sinistra’ non è poi così tanto forte da reggere un confronto e un sano contraddittorio”.