La dichiarazione di guerra ai gadget fascisti in centro è già stata consegnata. Vincere! E vinceremo! Parola di Federico Gianassi. La delibera di giunta dell’assessore al commercio e alle attività produttive si concentra sulla lotta al fasciogadgettismo. Mentre l’intera città sta abbassando il bandone, il nostro Don Chisciotte si preoccupa dei gadget.
Nelle strade gli immigrati si menano come se non ci fosse un domani. Se entri alla Stazione S.M.N. e esci intero è un miracolo. Il problema di Firenze, però, è il seguente: esposizione o vendita di gadget, souvenir, abbigliamento o simili, che inneggino o richiamino l’ideologia fascista o nazista.
La delibera innalza le multe, da 250 a 400 euro. E lo fa introducendo modifiche alla sanzioni del regolamento “Misure per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico”. Il decoro del centro passa dalla lotta ai gadget fascisti. Non fa una piega.
“Non bisogna abbassare la guardia contro l’apologia del fascismo. Ieri – dice Gianassi – hanno attaccato il murale dedicato al partigiano Silvano Sarti. Noi rispondiamo intanto alzando le sanzioni per chi vende prodotti che richiamano a fascismo e nazismo. Nessuno spazio all’intolleranza per rispetto di Firenze, della Toscana e per la nostra storia di bellezza e libertà”. Il rispetto di Firenze. Lo ha detto davvero.
In via del Palazzuolo, in pieno centro storico, c’è un incontro di MMA tra immigrati al giorno. Mi raccomando, se andate a guardarlo non indossate gadget fascisti. E’ per il decoro di Firenze. Grazie.
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