Soffermatevi a guardare la cattedrale di Santa Maria del Fiore, dovrete curiosare un po’ con lo sguardo, ma alla fine troverete un doccione su cui è scolpito un toro. Qualcuno dice che sia un ringraziamento all’animale, forza motore dei carri che portavano materiale al cantiere della Cattedrale. Il toro però non ha solo un fisico possente, ha anche due belle corna. I Secoli passano, tutto cambia, o quasi, qualcosa resta immutato nel tempo – le corna di sicuro sono una di queste.
Sembra infatti che il bovino stia appollaiato sul doccione perché nei dintorni del grande cantiere del Duomo abitava una bella signora, sposata con un sarto e amante di uno scalpellino. Tale scalpellino si ritrovò a lavorare al nuovo Duomo, proprio nel punto rivolto verso la casa della sua amica, il ragazzo, piuttosto malizioso, ritenne l’occasione troppo ghiotta e non se la lasciò sfuggire. Scolpì un toro rivolto verso la casa per avvertire il malcapitato, in modo piuttosto teatrale, che aveva due corna come un toro!
Chissà, forse si sarà consolato pensando che in natura la compagna del toro è la vacca…