Correva il 5 aprile quando un senegalese veniva arrestato dagli agenti in borghese del nucleo antidegrado della polizia municipale di Firenze.
La storia è molto semplice: venditore senegalese abusivo che aveva deputato come suo negozio temporaneo il suolo pubblico davanti a Ponte Vecchio. Alla richiesta degli agenti di mostrare i documenti, questo ha tentato la fuga ribellandosi e costringendo gli agenti a immobilizzarlo a terra.
Ah, e non chiamatelo “ambulante”. Perché gli ambulanti sono venditori regolari, con i documenti, che pagano il suolo pubblico e rilasciano pure scontrino fiscale.
Ovviamente, come succede in questo periodo storico schifoso, chi era lì ha filmato tutto scandalizzandosi per il povero ragazzone di colore. Un tempo avrebbero dato mano alla municipale ad arrestare il tizio. Io l’ho fatto in gioventù.
Poi la novella Lina Wertmüller del cellulare ha fatto un ottimo lavoro di montaggio post-produzione del filmato, in modo da tagliare tutte quelle parti in cui si vedeva la reazione scomposta del senegalese. Facendo passare l’agente per un carnefice. E ovviamente lo ha sparato in rete a beneficio di tutte quelle menti dolci a cui il “politically correct a tutti i costi” fornisce linfa vitale quotidiana.
In nome delle minoranze si esalta l’illegalità
Si è dovuto fare un incontro in Prefettura a Firenze tra il sindaco Nardella, il prefetto, il console onorario del Senegal e addirittura l’ambasciatore senegalese venuto appositamente da Roma. Una colossale perdita di tempo.
In un paese normale, in una situazione normale, l’argomento di conversazione sarebbe dovuto essere: l’illegalità del senegalese, clandestino sul suolo delle Repubblica Italiana, senza documenti, che vende abusivamente su suolo pubblico e resiste all’arresto aggredendo gli agenti.
Invece no! Si dibatte sulle modalità di arresto. Che sono avvenute perché il senegalese ha resistito. Quindi l’illegalità manifesta, conclamata e reiterata non viene presa in considerazione. Si va ad analizzare le modalità di arresto di un agente delle forze dell’ordine nell’esercizio delle sue funzioni.
MA SITAMO SCHERZANDO? Questa non è altro che l’esaltazione del ridicolo.
E sabato prossimo, il Sabato Santo di Pasqua (roba che in Senegal manco sanno cosa sia) verrà organizzata una manifestazione a favore di un delinquente clandestino sul suolo italiano.
Ovviamente a salire su questo carrozzone di esaltati fuori controllo e contro la Patria, è salito anche l’importantissimo partito di Potere al Popolo. Come potevano perdersi una occasione così ghiotta e succulenta per urlare il loro sdegno contro la nazione, le istituzioni e la legge?
Il tutto fomentato e pompato dai giornali che, pur di vendere, esaltano l’illegalità e la diffusione di notizie edulcorate a dovere. Che schifo.
Sarebbe fantastico organizzare una contro-manifestazione a favore delle forze dell’ordine, magari in concomitanza. Magari nello stesso posto.
Ripeto. Qualche anno fa, la polizia non veniva nemmeno chiamata per queste cose. Ci pensavano i cittadini a mantenere decorosa la propria città. Con discrezione e senza troppo clamore mediatico. Ora invece son tutti buoni a riprendere col loro smartphone e a dichiararsi a favore delle minoranze e contro il fascismo delle forze dell’ordine.
Tranne quando le minoranze rubano, spacciano o delinquono nelle loro case. Comodo vero?
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