Piazza S.Spirito a Firenze è una piazza condannata alla disperazione. Di chi ci vive, di chi ci lavora, di chi ci vorrebbe pregare. Già, perché accidentalmente lì c’è una basilica. Che di giorno permette ai fedeli di rendere grazie al Signore. Di notte bisogna rendere grazie se riesci a passare incolume da quelle parti.
Finalmente il Comune di Firenze, dopo ripetute grida di aiuto da parte di residenti e prelati, evidenziate anche da questo giornale, ha deciso di porre rimedio alla distruzione di piazza S. Spirito. Ha installato delle piattaforme sul cui gusto non è né la sede né il momento sindacare. A me non piacevano, ma è una scelta personale.
Oppure personale proprio no. Visto che l’altra sera 400 fra antagonisti, centri sociali, e altre meravigliose espressioni della sinistra italiana hanno deciso di manifestare in paniera pacata il proprio dissenso.
Infatti venerdì notte si sono pacificamente radunati in piazza S.Spirito e hanno spaccato quelle temibili recinzioni fatte da corde. Non domi hanno pure ribaltato le basi su cui queste corde erano legate. Il tutto, sempre, in nome dell’amore e della libertà di pensiero. Peraltro manifestando il loro affetto verso il sindaco Nardella.
I 40 esponenti delle forze dell’ordine presenti non hanno potuto fare molto, essendo in una relazione 1-10. C’era anche da prendere qualche manata, data con democrazia. Adesso vediamo se questi bravi ragazzi di buona famiglia (alcuni veramente di buona famiglia) verranno perseguiti penalmente, come sarebbe normale in uno Stato di diritto.
Vediamo se forse si capisce il messaggio che tre pilastri e un canapo (nemmeno fosse il palio di Siena) servono a ben poco. Ci vogliono delle belle cancellate in ferro battuto, magari con spunzoni, che circondino la basilica.
Come avviene per i monumenti storici nei paesi civili.
Leggi anche: Devastati i ‘catafalchi’ in Santo Spirito. “Grazie Dario”
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT