Italia Nostra, un nome che sembra quasi un ossimoro. Direi che sarebbe più pertinente rivedere la ragione sociale di questo ente con qualcosa di più calzante rispetto alla loro filosofia: Italia Loro.
È vero che a questo mondo è necessario che ci siano pluralità di vedute. Ogni individuo deve poter esprimere la propria opinione. Che è sacra e inviolabile. Però, a volte, bisognerebbe anche fare i conti con la realtà delle cose.
Quando hai dei terreni, metti un numero a caso di 25 ettari, con coltivazioni fiorenti e indispensabili all’economia urbana, bisogna rispettarli. Quando in questi 25 ettari ci lavorano dei braccianti, degli agricoltori, e guadagnano sfamando le loro famiglie, bisogna solo levarsi il cappello.
Guai a chi volesse espropriare tali terreni. A chi volesse destinare ad altro ciò che è produttivo.
Ma, guarda caso, non è la nostra storia. Perché oggi stiamo parlando di 25 ettari che sono stati incolti e abbandonati per decenni. Una totale inutilità. Peraltro senza un albero o altra “oasi” di rilevo.
Ci è stato studiato sopra un progetto che vedrà centinaia di persone (famiglie felici) lavorarci sopra. Che a cose ultimate prevederà altre centinaia di persone che ci lavoreranno costantemente. Un progetto di campi da calcio anche per piccoli. Tutto naturale. Ad energie alternative e ottimamente integrato nel territorio. Niente a che vedere, per intenderci, con il palazzo di Minas Morgul che risponde al nome di Tribunale di Firenze.
Urlo, per far capire che esisto
Dopo aver passato tutte le verifiche e autorizzazioni del caso (che in Italia poche non sono) ecco che si è svegliata Italia Nostra (o Loro, per i più precisi). A noi non ci hanno interpellato! Come osano? Adesso ci pensiamo noi a fare i capricci. E giù con un bel ricorso al Presidente della Repubblica (sì, loro possono. Follia). Tanto il nostro Presidente in questi giorni non ha niente di meglio da fare… Blocchiamo i lavori e chi se ne frega se mettiamo in ginocchio operai, maestranze e chi vuole spendere per riqualificare un’area abbandonata. Facciamo sentire che ci siamo.
Si sono mossi tutti i vertici dello sport italiano, ma loro NIENTE. Non ci vogliono proprio sentire da quell’orecchio. Non fanno un passo indietro. Anzi calano pure l’asso di briscola: i comitati amici. Suona minaccioso vero?
Ed eccoli qua i comitati in questione. Legambiente, WWF Toscana e WWF Oasi dell’Area Fiorentina. Si sono espressi con questo comunicato che mi limito a definire singolare: “Chi si dichiara amante di Firenze e della sua squadra di calcio, e poi si comporta in questo modo, calpesta la nostra città e la nostra cultura”.
Non capisco come mai non si siano schierate dalla stessa parte anche Confindustria, Confartigianato e altre associazioni di categoria produttiva. Misteri.
Si calpesta la cultura di un territorio incolto nella periferia cittadina? Anzi, addirittura in un altro comune?
E per non farsi mancare niente, ecco altri due che altrimenti nessuno si sarebbe filato: i due consiglieri comunali, manco a dirlo, dei 5Stelle. I nomi interessano in maniera marginale. Ok, il pulmino è pronto e possiamo partire.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Ecco, vedendo i compagni di merenda di Italia Nostra (Loro) si capiscono tante cose.
Benvenuti nel medioevo.
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