Momenti di tensione durante un controllo dei carabinieri al parco delle Cascine, a Firenze. Un 32enne del Ghana, infastidito dalle verifiche, ha inveito contro i militari e poi li ha minacciati impugnando un bastone di legno. Una ventina di suoi connazionali, vista la scena, si sono fatti avanti, di fatto circondando i militari, che trovandosi in inferiorità numerica hanno dovuto desistere temporaneamente dal controllo.
All’arrivo dei rinforzi il 32enne, già noto alle forze dell’ordine e in Italia come richiedente asilo, è stato bloccato e arrestato con le accuse di oltraggio, resistenza aggravata e minacce a pubblico ufficiale.
Secondo quanto emerso, i carabinieri erano intervenuti sospettando un’attività di spaccio, dopo aver notato il 32enne e altri nordafricani mentre facevano la spola tra il parco e il greto dell’Arno, dopo aver parlato con alcuni italiani.
Questi i fatti. Ci sembra che in poche righe sia racchiusa la deriva a cui la città di Firenze è giunta. Il parco delle Cascine doveva divenire un luogo sicuro, per famiglie, queste furono le dichiarazioni rilasciate lo scorso anno dal sindaco Nardella in seguito allo scandalo dello spaccio libero nel parco. Sono trascorsi una manciata di mesi, passato lo spot per farsi bello del Primo cittadino, tutto è tornato come prima.
Che dire poi delle forze dell’ordine costrette a ripiegare perché circondate da un’orda barbarica munita di clave, pensiamo che i fatti, purtroppo, si commentino da soli.