A Firenze sta andando tutto nel verso giusto. I tentativi di bloccare, inchiodare, imprigionare la città e conseguentemente i cittadini, stanno funzionando in maniera egregia.
Avete provato a circolare in macchina per la città? A qualsiasi ora. È praticamente impossibile. In zona piazza della Libertà non ci si muove. E le ripercussioni sono evidenti in tutto il resto della città. E il tutto per far passare quell’accidenti di treno – o brucomela, come molti lo hanno definito – su dei viali di circonvallazione che erano già stretti e sottodimensionati prima di questa follia delle amministrazioni fiorentine. Tutte, strano a dirsi, della stessa matrice.
L’altro giorno, da porta a Prato, dovevo andare alle Cure. Tempo di percorrenza dei viali, circa 45 minuti. Pertanto sono dovuto passare dalla Bolognese e Faentina (dove c’è l’altro colpo di genio del doppio semaforo che crea ulteriori ingorghi). Scelta molto green, non c’è che dire. Obbligare a fare più chilometri, è una cosa saggia.
Perché loro, LORO ci provano in tutti i modi a non farci prendere l’auto, ma non si rendono conto che le imposizioni politiche non funzionano. Certo, se abiti in Santa Croce, non hai figli e devi andare a lavorare in Signoria, ti puoi permettere il lusso di andare a piedi. Ma nel mondo normale la gente magari sta a Peretola, ha due figli da accompagnare a scuola e poi deve andare a lavorare allo Statuto. Roba che a piedi si può fare tranquillamente.
Il problema non è la giunta
L’intento delle giunte PD è conclamato: non prendete la vostra auto, che però vi obblighiamo a cambiare per lo scudo verde. Idee poche, ma confuse. Ma il problema vero, non è la giunta attuale o quella passata. No, loro fanno esattamente quello che hanno promesso. Con le competenze di cui sono a disposizione. Insomma, si arriva fin lì. Il vero problema è chi, costantemente, colpevolmente, conniventemente, continua a votarli e farli restare al potere. Complimenti vivissimi a questi aventi diritto al voto.
Però c’è un lato positivo nel rimanere bloccati con la propria macchina nuova nel delirio fiorentino. Il brucomela ci fa compagnia con la musica che produce quando curva. Chiedere conferma a chi frequenta piazza San Marco (altro colpo di teatro impressionante). Il cinguettio delle ruote sulle verghe, spacca i vetri e fa sgretolare le otturazioni dei denti.
Ma va tutto bene, finché… Non succederà qualcosa di grosso e l’ambulanza di turno o il camion dei pompieri – hai voglia a sirenare – non riusciranno a passare perché ormai non si circola neanche in motorino e qualcuno muore o qualche palazzo diventerà un tizzone fumante.
Applausi a scena aperta.
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