Calano le tenebre e scatta la guerriglia. Ieri sera, puntuale come la scadenza di una cambiale, la città è stata messa a ferro e fuoco. La ciclicità di certe notizie è qualcosa di allucinante.
La storia si ripete in maniera nauseante: uno stabile occupato (stavolta in viale Corsica) che viene sgomberato dopo anni. E i glantuomini che lo occupavano distruggono la città per protesta. Che poi vai a leggere chi sono questi timorati di Dio: antagonisti, centri sociali, anarco-insurrezionalisti e tutto il resto del panorama di belle persone che animano da sempre le piazze italiane. Ovviamente non hanno manifestato solo gli sgomberati. Un’occasione così ghiotta di vandalizzazione ha richiamato insetti dal resto d’Italia. Specialmente da Piemonte, Lombardia, Sardegna e Campania.
Ieri, verso le 17.00 sono passato da piazza Pietro Leopoldo (Granduca di Toscana, imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Ungheria e Boemia) e l’ho trovata piena di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Proprio da quella piazza, nelle ore pomeridiane, avrebbe dovuto tenersi la manifestazione di protesta.
Che poi protesta per cosa? Per essere stati buttati fuori da un edificio che occupavano abusivamente! Siamo al paradosso dei diritti civili. Povera Italia!
Al buio, come i ratti
E invece gli sfrattati e i loro degni sodali provenienti dalle altre regioni, hanno adottato la tattica dei ratti. Hanno aspettato il buio per sgattaiolare fuori e distruggere tutto quello che avevano davanti.
A farne le spese gli ormai vituperati cassonetti, le banche (simbolo del capitalismo fascio-sionista), cantieri, macchine parcheggiate. Le forze dell’ordine hanno cercato di contenere senza caricare. Ordini dall’alto. Magari poteva volare qualche manganellata e non è per niente chic.
Elicotteri in volo a punto fisso che nemmeno a Saigon. Camionette e lacrimogeni. Con la colonna sonora incessante delle bombe carta. Il tutto sempre per il solito motivo che a certi soggetti di certi ambienti (anzi, di ambienti certi) tutto è permesso.
Alla fine della fiera sono state fermate solo quattro persone. Alle quali verrà fatto il più totale niente.
Ora mi chiedo: volete vitto e alloggio gratis? A spese della comunità, succhiando il sangue come le zecche sui cani? Ci sono le patrie galere. Non importerebbe nemmeno per tanto tempo. Un mesetto in carcere coi delinquenti veri e poi tornerebbero dalla mammina col naso gocciolante di moccio.
Fonti interne alla Questura di Firenze confermano che i quattro arrestati, nonostante il loro stato di fermo, facevano gli spiritosi e gli strafottenti. Con la facilità di chi ha i soldi dei genitori in tasca.
Se avessero da andare a lavorare, farebbero meno i delinquenti a giro per la città.
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