Volontari – Fare il volontario a Firenze è una tradizione centenaria che si tramanda di padre in figlio. Del resto le più antiche associazioni di volontariato hanno visto la loro luce proprio nel capoluogo toscano.
Io stesso, da quasi 25 anni faccio parte della P.A. Fratellanza Militare di Firenze. 1876 la data di fondazione, non poco direi.
Andando in giro di notte con l’ambulanza, di cose ne ho viste parecchie. Alcune bellissime, come quando sotto una tormenta di neve, riuscimmo a portare una ragazza a partorire a Careggi. Alcune divertenti, alcune commoventi. Ma qualche volta ci capitava anche qualche momento di paura.
Qualche momento di paura. Ma con l’andare avanti degli anni, i momenti di tensione sono sempre aumentati. Pare brutto dirlo ma è cambiata la popolazione del centro di Firenze. Mi sento un vecchio romantico, ma è vero.
Adesso il centro di Firenze, specialmente in alcune zone è diventato un melting pot di varie culture ed etnie che, invece di adeguarsi al modo di vivere e alle tradizioni italiane, vogliono imporre la loro mentalità. Con la complicità nefasta delle autorità politiche e amministrative. Non solo a livello fiorentino, ma italiano.
A Firenze, gli ubriachi di notte ci sono sempre stati. Ma una volta li chiamavi per nome e con due urlacci li convincevi a tornare a casa. Adesso invece devi sapere le lingue e una base di tecniche di difesa personale.
L’altra notte, proprio ad una squadra della mia associazione è capitata l’ennesima disavventura. Sono intervenuti su un ecuadoriano completamente ubriaco, in zona Parco delle Cascine (un tempo polmone verde per i fiorentini) e invece di riuscire a tranquillizzarlo e magari ricoverarlo, hanno preso le manate.
Gli ubriachi nel resto del mondo passano la notte in galera. Qui in ospedale
La situazione stava per mettersi male per i due volontari perché le botte stavano per arrivare in maniera consistente. Fortunatamente è intervenuta una volante del 113 che è riuscita a mettere tranquillo l’ubriaco.
I due volontari sono stati portati a Santa Maria Nuova, mentre il borracho spero sia finito in galera a smaltire la sbronza. Solo in Italia gli ubriachi vengono portati al pronto soccorso a distruggere tutto. Nel resto del mondo, passano la notte in carcere riflettendo sul senso della vita.
Faccio un “in bocca al lupo” ai due colleghi e una preghiera a Niccolò Mancini, presidente della Fratellanza Militare e vicepresidente nazionale ANPAS, affinché le associazioni si facciano sentire a livello nazionale.
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