Anche quest’anno si rinnova il connubio tra il mondo dei motori e della Formula 1 e l’Aeronautica Militare. Domenica 8 settembre i velivoli MB-339PAN delle Frecce Tricolori sorvoleranno la griglia di partenza del Gran Premio d’Italia 2019, stendendo per l’occasione il Tricolore più lungo del mondo poco prima della partenza della gara. La Pattuglia Acrobatica Nazionale sfreccerà nel cielo di Monza al termine dell’Inno di Mameli, compiendo una serie di passaggi in volo.
Motori e velocità, ma anche tecnologia, innovazione e soprattutto spirito di squadra, elementi cardine che accomunano i Reparti di volo dell’Aeronautica Militare e le scuderie della Formula 1. L’Aeronautica Militare, sin dalla sua costituzione, è naturalmente propensa allo sviluppo dell’innovazione e della modernità, pilastri fondamentali che permettono agli aeroplani della Forza Armata di solcare, così come fanno da 96 anni, i cieli di tutto il mondo seguendo la stessa vocazione: essere utili al Paese ed operare al servizio e per la difesa della collettività.
Dopo il sorvolo sull’autodromo di Monza, la Pattuglia Acrobatica Nazionale stenderà il Tricolore sull’Alto Lago d’Iseo, a Lovere, in occasione del 17° Memorial Mario Stoppani, pluridecorato aviatore loverese considerato uno dei più importanti piloti di idrovolanti di tutti i tempi.
Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”
Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare nasce sull’aeroporto di Rivolto il 1° marzo 1961, con il compito di rappresentare la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza Armata; la missione assegnata al Gruppo è infatti quella di rappresentare i valori, la tecnologia, la professionalità e la capacità di fare squadra dell’intera Aeronautica Militare.
Le Frecce Tricolori, eredi delle gloriose Pattuglie Acrobatiche del passato, sono l’espressione maggiormente evidente dell’Aeronautica Militare ed hanno il privilegio di poter dimostrare al pubblico ed agli esperti di tutto il mondo la tecnica di volo della scuola acrobatica italiana, nata a Campoformido (UD) alla fine degli anni Venti. Negli “anni Cinquanta” l’Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari Reparti da caccia. Ma nel 1961 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare decise di costituire una Pattuglia Acrobatica Nazionale con sede stabile nell’aeroporto di Rivolto, in Friuli Venezia Giulia.
Nacque così il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”; questa la denominazione organica ufficiale di un Reparto costituito da oltre 100 militari tra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati di Truppa provenienti da tutti i Reparti operativi, logistici e di supporto, proprio in rappresentanza degli oltre 40000 uomini e donne che compongono, oggi, l’Aeronautica Militare.
Il velivolo inizialmente adottato fu il prestigioso F-86, sostituito nella stagione del 1964 dal glorioso
G.91 PAN. Alla fine del 1981 il 313° Gruppo effettuò la transizione sull’Aermacchi MB-339A PAN, velivolo di progettazione e costruzione italiana, che accompagna da oltre 35 anni la vita di questo Reparto.
Un programma di volo, come quello delle Frecce Tricolori, è il frutto di tanti anni di attività specifica nell’acrobazia collettiva svolta dai Reparti dell’Aeronautica Militare; è quindi un patrimonio di esperienza grandissimo, che è stato costruito e tramandato nel tempo attraverso il contributo di idee ed esperienze dei componenti delle Pattuglie Acrobatiche Italiane. A tutt’oggi la P.A.N. ha volato in più di 2000 manifestazioni, visitando Paesi Europei, Nazioni del Nord Africa, Medio Oriente, Canada e Stati Uniti d’America.
Nel 2020 le Frecce Tricolori celebreranno la loro 60^ stagione acrobatica, un compleanno speciale che darà vita ad una manifestazione aerea proprio presso l’aeroporto militare di Rivolto, cui parteciperanno alcune delle pattuglie acrobatiche più prestigiose al mondo e le principali realtà industriali ed aerospaziali italiane. Sarà inoltre allestita una mostra statica con velivoli storici, aerei civili e militari. Un grande evento che terrà tutti con il naso all’insù e il fiato sospeso.
(Nota stampa a cura di: Aeronautica Militare, Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore, Ufficio Pubblica Informazione).
Immagine di repertorio.