Sabato scorso, il giovane e valido Avvocato barberinese Claudio Bentivegna, ha aperto la sede del Codacons Toscana presso il Centro civico di Barberino di Mugello. L’evento è stato patrocinato dall’Amministrazione comunale che, con lungimiranza, ha fornito la sede.
La nota associazione a difesa dell’ambiente e del consumatore ha per motto “Non ingoiare il rospo”. Questo mostra con chiarezza gli obbiettivi associativi e l’utilità dell’operazione per il territorio di Barberino. Il coordinamento CODACONS nasce nel 1986 e da allora si è guadagnato con ragione la fiducia di molti utenti e consumatori risolvendo ben più di un problema al pubblico. Ad oggi il Codacons è una delle sigle di consumatori maggiormente rappresentative a livello nazionale e fa parte di numerose commissioni consultive della Pubblica Amministrazione.
Il Codacons è una associazione di volontariato autonoma, senza fini di lucro, a base democratica e partecipativa. È , altresı̀, una organizzazione non lucrativa di utilità sociale nonché associazione di protezione ambientale riconosciuta. L’unica finalità del Codacons e quella di lottare contro le asimmetrie di mercato che sono a favore delle grandi organizzazioni e di tutelare in particolare per via legale l’interesse del consumatore. Nei confronti del pubblico e del privato.
L’inaugurazione della sede nel Centro civico barberinese, patrocinata dall’Amministrazione comunale ha visto la partecipazione di diversi esponenti di Fratelli d’Italia, a sottolineare la validità dell’iniziativa. Per i suoi risvolti positivi nel territorio e non certo per affermare un indirizzo ideologico dell’operazione. È stata infatti l’Amministrazione e non una parte politica che ha dato sede all’idea Dell’Avv. Bentivegna.
Il risveglio dei trinariciuti
L’evento però ha avuto l’effetto di risvegliare dal letargo dei fossili trinariciuti. Personaggi estinti altrove ma che ancora sopravvivono in esiguo numero nelle foreste barberinesi. Questi fossili ideologici si nutrono di vecchi rancori e ideologie affossate dalla storia. Nel patrimonio genetico di certi fossili primeggia il tentativo di delegittimare e demonizzare tutto ciò che loro non riescono a fare.
Non lo capiscono, non ci riescono quindi non si fa. A poco importa l’utile innovazione, importa che non ne siano artefici. Direbbe qualcuno “se la volpe non arriva all’uva dice che non è buona”. Certe mummie sono costrette all’immobilità per rappresentare istanze e interessi sepolti dal tempo.
Per questo non hanno altro strumento per esistere che la polemica fine a se stessa. Cosi da far credere di essere vivi ed avere una ragione di rappresentanza. La nascita del CODACONS non ha nulla di ideologico ed ha la sua ragione di essere nella volontà di mettere il cittadino ad armi pari con aziende e istituzioni. La forza dell’associazionismo contro il potere della burocrazia e del denaro. Se questo sfugge al trinariciuto Carpini e ai suoi proseliti ce ne faremo una ragione.
trinariciuto: (agg.) Che ha tre narici; come s.m. (f. -a ), epiteto fortemente spregiativo coniato dal giornalista e scrittore G. Guareschi (1908-1968) nell’immediato secondo dopoguerra per gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito (e perciò raffigurati con tre narici, come esseri “diversi”, quasi di un altro mondo).
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