Francesco Zampaglione, fratello ed ex collaboratore di Federico, voce e volto della storica band romana Tiromancino, è stato arrestato per rapina. Il 49enne che aveva interrotto la collaborazione musicale con il fratello alcuni anni fa, è stato fermato ieri dalla polizia con l’accusa di aver tentato di rapinare con una pistola, poi risultata finta, una filiale della Banca Intesa San Paolo di Roma.
Zampaglione è entrato in banca armato di una pistola (finta) e ha minacciato un cassiere chiedendogli di consegnare i soldi nelle casse. A quel punto il cassiere ha cercato di bloccarlo, e Zampaglione lo ha morso a un braccio. Dopo la rapina è uscito e si è avviato in strada, cercando di allontanarsi la una borsa piena di soldi e si è cambiato la maglietta per non farsi riconoscere dalla polizia: il cassiere aggredito però lo aveva seguito e segnalato i suoi movimenti alla polizia, che lo ha arrestato poco dopo.
Francesco Zampaglione è stato portato prima al Commissariato di Monteverde, per le formalità di rito, poi nel carcere di Regina Coeli.
Da diverso tempo sulla sua pagina Facebook aveva iniziato a scrivere post aggressivi e agitati. Negli ultimi tempi se l’era presa parecchio con il ministro dell’Interno uscente Matteo Salvini. Un anno fa si lamentò di una sentenza della Corte d’Appello nell’ambito del caso “Mafia capitale”, ritenendola troppo morbida: «da domani basta con la musica… Parto con le rapine!!!», aveva scritto. Non possiamo dire che non ci aveva avvertito…
Una rapina che fa quasi tenerezza, con degli accorgimenti che sembrano tratti da Topolino. Il cambio di maglietta, magari con scritto Tirmancino, per passare inosservato sembra uscito direttamente dallo spassossimo libro “La Gang del Pensiero“. Una perla di ironia del geniale Tibor Fisher nel quale un professore universitario decide di cambiare vita, e di darsi alle rapine.
Purtroppo la vicenda di Zampaglione non un romanzo, e non fa ridere affatto.