Fratellanza Ariana – Bianchi, ispanici, neri. Nelle carceri americane il colore della pelle ti può costare la pelle. Le gang, divise per etnia, si contendono il dominio dentro e fuori gli istituti penitenziari statunitensi, del resto la popolazione carceraria vanta numeri da capogiro negli USA: il 5% dei cittadini sono dietro le sbarre.
E allora il dominio diventa una questione seria, milioni di dollari che girano ogni giorno. Soldi che arrivano dai “soliti” mercati criminali, droga, armi, omicidi, prostituzione, rapine. Chi ha la pelle bianca è riunito nella Fratellanza Ariana, la Aryan Brotherhood, conosciuta anche come AB, un organizzazione criminale potentissima e molto molto pericolosa.
La Fratellanza Ariana nasce nel carcere californiano di San Quentin intorno al 1960, i simboli fatti propri sono quelli del Terzo Reich germanico, Svastica, Rune, e le lettere AB, iniziali della Aryan Brotherhood.
I bianchi contano 10.000 affiliati, niente rispetto alla popolazione carceraria complessiva, lo 0,1%, che tuttavia è in grado di compiere vere e proprie mattanze: oltre il 30% degli omicidi nelle carceri USA porta la firma degli AB.
Gli ispanici sono in qualche modo tollerati, mentre i neri sono visti come nemici da eliminare immediatamente. Il bagno di sangue della perenne faida bianchi-neri, ha obbligato le autorità a tenere separati i membri della Aryan Brotherhood dai neri della Black Guerrilla Family. Nessun contatto, bracci carcerari separati. I neri, agli occhi della Fratellanza, sono colpevoli di avere un colore della pelle non ammesso e di strizzare l’occhio all’ideologia comunista.
Occhio per occhio dente per dente. Blood in blood out.
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