Si profila una lunga notte elettorale in Germania, come hanno rimarcato anche i leader dei partiti dopo la chisura dei seggi e il testa a testa che prosegue con lo spoglio. Ecco cosa è successo finora.
I primi exit poll – come riporta AGI – mostrano subito grande equilibrio: per la tv Afd la Spd è al 26% e la Cdu al 24%. Ancora più incerte le previsioni secondo i sondaggi Ard: parità, Spd e Cdu/Csu entrambi al 25%. Nel 2017 la Cdu/Csu conquistò il 33%, l’Spd il 21%.
Sempre secondo gli exit poll, i Verdi si attestano al 14,5%, Liberaldemocratici (Fdp) al 12%, Afd tra 10 e 11% e Linke al 5%.
Per la Cdu si profila il peggior risultato della storia.
Alle regionali si profila un testa a testa a Berlino, in linea con le attese: i Verdi al 23,5% e l’Spd al 21%, sempre secondo gli exit poll. Cdu al 15%, la Linke al 14,5%, l’Fdp al 7,5% e l’Afd al 7%. Confermato il trionfo Spd (37%) in Mclemburgo. In Baviera la Csu perde 6 punti a 32,5%.
La prima proiezione Zdf indica Spd a 25,8%, Cdu/Csu a 24,2%.
Tracollo Linke, che rischia di non entrare al Bundestag e si allontana la possibilità di una coalizione “rosso-rosso-verde” tra Spd, Verdi e Linke. L’estrema sinistra tedesca, secondo le proiezioni, balla intorno alla soglia di sbarramento del 5% e ha perso oltre tre punti e mezzo rispetto al 2017.
A decidere le elezioni in Germania per il rinnovo del Bundestag potrebbe essere il voto per posta: ha votato per corrispondenza almeno il 40% degli elettori, contro il 29% del 2017. Un record assoluto da quando è stato introdotto il voto per posta nel 1957, storicamente spostato a sinistra e che quindi alla fine potrebbe favorire l’Spd.
Secondo la proiezione Zdf, si allarga la forbice, Spd 25,9%, Cdu 24,5%.