Per come la si pensi politicamente, a Giorgia Meloni va fatto un applauso. Va riconosciuto il suo merito: quello di essere sempre stata coerente con la propria ideologia e col proprio corpo elettorale. Piaccia o non piaccia, ma la situazione è proprio questa.
Quando tutti sono saliti sul carro del “vincitore” Draghi, lei ha fatto una scelta di campo che sembrava impopolare. Ma decisamente coraggiosa. Io con la sinistra non mi alleo. E si è messa, da sola, all’opposizione. Con i sondaggi che ogni giorno la premiavano sempre di più.
Adesso sarà la prima donna italiana incaricata di formare il governo. Mi aspetto i complimenti delle femministe tipo BoldrinA e del cane della Cirrinà, ma so già che non arriveranno. La sua strategia e preparazione politica l’hanno portata a convincere più di un italiano su quattro (di quelli che hanno votato). Vi pare poco?
Elettori del cdx compatti
La Lega ha preso una bastonata. Scendere sotto il 10% dovrebbe portare a riflessioni importanti. FI invece riesce sempre a rimanere a galla. Ma una cosa è certa: il consenso elettorale della destra rimane a destra. Tutto ciò che è drenato dalla Lega, si è attestato su FdI. Non c’è stata dispersione di voti verso altri poli. Questo è un dato molto importante.
Salvini e Letta, assieme al piccolo Di Maio, sono i veri sconfitti di questa tornata elettorale. Hanno affossato i loro partiti in maniera netta ed inequivocabile. Un PD sotto il 20% fa riflettere sulle capacità gestionali di certe persone. Che hanno fatto campagna elettorale parlando solo di Meloni, Ius Qualsiasicosa e DDL Zan e altre amenità del genere. Mentre la gente dura fatica a campare.
Le uniche realtà territoriali dove il PD ha retto botta sono Firenze e parte dell’Emilia. Guarda caso i centri di potere più ampi dei DEM, dove se non hai la tessera, sei lavorativamente parlando morto.
Conte e il Reddito
I 5Stelle devono la loro fortuna a Di Maio e alle sue pensate geniali. Prima col Reddito di Cittadinanza, con cui ha dato soldi a chi dovrebbe cercarsi un lavoro, facendoli stare a casa (o lavorando in nero). Poi fondando il suo partito con il quale è imploso.
Il Reddito di Cittadinanza ha distrutto l’Italia. L’ha messa in ginocchio. E adesso sarà estremamente complesso tornare indietro. Non voglio fare facile ironia e giocare sui luoghi comuni, ma basta guardare dove i 5S sono ancora forti, per capire il motivo per cui vengono votati.
Renzi e Calenda
Matteo Renzi, al solito, si è dimostrato un cane da caccia non indifferente. Ha annusato l’aria e capito che se voleva fare qualcosa, doveva stare nell’ombra. Si è quindi alleato con Calenda, senza mai apparire. Loro puntavano al 10%, ma non ci sono arrivati. Però hanno sottratto (loro, sì) voti al PD. Quegli elettori che hanno una visione un po’ più ampia di magliette rosse e Carola Rackete hanno capito che col PD lettiano si va da poche parti. Tranne che a Firenze, ovvio.
Domanda: quanto riuscirà renzi a tenersi a freno e rimanere andreotticamente dietro la figura di Calenda? Poco, a mio avviso.
E adesso?
Lo scenario per la Meloni non è per niente facile. FdI la fa sicuramente da padrone, ma gli equilibri interni alla coalizione, sono molto complessi da mantenere. Specialmente alla luce dei due partiti di minoranza sotto al 10%.
Ci vorrà un bel lavoro di fioretto per fare in modo che non nascano gelosie e vuoti di potere. Probabilmente, ma non realisticamente, la soluzione migliore sarebbe incaricare alla formazione del nuovo governo, una figura super partes che vada bene a i tre partiti. Ma sto sognando.
In tutto questo, la sinistra farà di tutto, scene già viste, per distruggere la governabilità del paese. Perché il bene dell’Italia viene sempre in secondo piano rispetto agli interessi personali e partitici.
Mi aspetto uno sciopero generale a breve termine.
Detto questo, buon lavoro Giorgia. Avrai bisogno di tutte le energie e la pazienza di questo mondo. Italy first. Ah, fammi una cortesia personale: salutami calorosamente la Von Der Leyen. Magari ricordandole che le minacce se le può anche cacciare.
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