Giorgia Meloni per cento anni. Lei è brava l’opposizione si discredita da sola

dado è tratto

Giorgia Meloni per cento anni. Lei è brava l’opposizione si scredita da sola

Dobbiamo guardare in faccia alla realtà. Dobbiamo liberare la mente dal pregiudizio politico. Non scrivo articoli agiografici. Non mi piace farlo.

Io sono un eterno scontento. Un’eterna spina nel fianco. In lotta permanente anche con se stesso.

Non posso essere mai al 100% felice di qualcuno. Perché non riesco ad esserlo neanche di me stesso e delle mie scelte.

Però Giorgia Meloni ha una marcia in più

Alla prova dei fatti è innegabile.

Sì può essere di destra, di sinistra, di centro, per il ruolo della politica, un antipolitico e chi più ne ha più ne metta.

Però Giorgia Meloni oggettivamente ha dimostrato di avere delle doti che non le si possono negare

Un governo si può sostenerlo o non sostenerlo, ma, per giudicarlo, bisogna tracciare un quadro obiettivo dei risultati.

Esattamente come la storia di un politico va valutata alla luce dei risultati.

Craxi può piacere o non piacere ma dei risultati significativi li portò. De Gasperi, altra figura che può essere divisiva quanto  si vuole, però ebbe indubbiamente delle capacità non comuni.

Ve lo dice uno che queste capacità non le ravvede in Aldo Moro che per tanti è un mostro sacro. Io di Moro apprezzo il rigore morale e ciò che lo portò verso la fine, più che il suo operato come politico, a moio avviso abbastanza inconcludente.

Vedo molte qualità politiche in Palmiro Togliatti che è l’antitesi di ogni mia convinzione. Ma dal punto di vista oggettivo delle capacità debbo ammettere che ne aveva.

Il capo partito

Anche il peggior nemico di Giorgia Meloni deve riconoscerel la capacità di essere riuscita a fare quello che dal disastro di Gianfranco Fini è riuscita a far rinascere in pochi anni da zero una formazione politica che è arrivata alla guida del paese.Ed è nettamente il primo partito italiano.

Berlusconi aveva avuto queste capacità.Ma aveva ben altri mezzi finanziari.Giorgia Meloni non aveva tre televisioni e varie testate giornalistiche alle spalle, né la possibilità di poter coinvolgere chissà quali investitori

Nessun presidente di partito, nell’attuale quadro italiano ha queste capacità.

Neanche Beppe Grillo, che è riuscito a fondare un movimento importante, ma non è mai riuscito a condurlo in fase governativa.

Il Capo di governo

L’Italia ha il governo più autorevole d’Europa. Se soltanto tre anni fa si fosse messa a confronto la forza di Francia e Germania con la forza dell’Italia, sarebbe stato lapalissiano chi portava i pantaloni.

Oggi il leader politico più influente d’Europa si chiama Giorgia Meloni. Il Presidente del Consiglio italiano

Il governo italiano è il baricentro d’Europa. Questo non era mai capitato.

Una certa influenza l’aveva avuta Silvio Berlusconi. Ma si trovava davanti la Merkel e Sarkozy con due paesi solidi e due sistemi che noi invidiavamo.

Mai l’economia è andata meglio

Siamo in una situazione critica, nella quale il potere d’acquisto degli stipendi ha subito forti contraccolpi. Nessuno può dire che tutto va bene. Però oggettivamente l’economia italiana è quella che ha avuto maggior segni di ripresa.

L’occupazione è nettamente in risalita. La fiducia nel trend positivo sta attraendo importanti investimenti anche stranieri.

Nessuno può negare che la presidenza del Consiglio sia stata in grado di mettere in sicurezza, in una situazione difficile e con una burocrazia tra le più complesse d’Europa, i fondi del Pnrr.

Non è mica male come bilancio!

Politica internazionale

Quello che era un mantra del Partito Democratico in specie, e della sinistra in generale, ossia l’isolamento dell’Italia a causa del suo Capo di Governo, nei fatti è palesemente smentito.

La sinistra si trova davanti ad uno dei leader più ascoltati non solo in Europa ma nel mondo. Riesce ad avere un rapporto veramente privilegiato con gli Stati Uniti. C’è riuscita per due anni e mezzo con Joe Biden, che di certo non ha la sua stessa provenienza ideologica, ed ora sembra essere proprio sulla strada giusta con Donald Trump.

L’inconsistenza dell’opposizione

Giorgia Meloni sta dominando il panorama politico italiano ed europeo perché è un politico di grande fiuto, molto legata ad un senso del reale ed ad una capacità pratica di realizzare gli obiettivi.

Riesce a cogliere rapidamente le opportunità ed ha una visione di lunga prospettiva.

E fin qui è un suo merito

Però poi, Giorgia Meloni, ha un altro importante asso nella manica. Ossia l’insipienza e l’inconsistenza dell’opposizione.

 Elly Schlein e il campo largo

Sembrano essere piantati su Marte.

Mentre tutto il mondo si rende conto dei disastri combinati sia in politica estera che sul fronte interno dalle derive radical chic, lontane dai problemi della gente; quando appare a tutti chiaro che Kamala Harris era il peggior candidato possibile, perché troppo imbevuta di quella ideologia fallimentare, che ha trascinato nel baratro i democratici americani: ecco che l’opposizione italiana sbandiera tutto ciò che il mondo considera perdente, come cavallo di battaglia.

Servono dinosauri come Romano Prodi per cercare di distrarre il grande pubblico dall’assurdità dell’attuale opposizione e dare una parvenza di autorevolezza

I laburisti inglesi hanno vinto le elezioni parlando di immigrazione e mettendo al primo posto il tema della sicurezza. Qui parliamo di frontiere aperte e non stiamo mai una volta dalla parte degli agenti.

Altro che cento anni, con questa opposizione Giorgia Meloni può  ambire all’eternità .

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