Rispondendo ad un censurabile post contro di lei su un social network, sicuramente sbagliato ed offensivo, Giulia Marchina, giornalista di Open, giornale online fondato da Enrico Mentana, ha rincarato la dose dei suoi giudizi negativi su Luca Sacchi, ucciso a Roma due giorni fa, definendolo uno sbruffone, dopo averlo tacciato di avere idee sovraniste in un suo articolo di ieri.
“Purtroppo il mio lavoro è fatto anche di cose poco piacevoli, come scoprire che una persona appena morta si atteggiava a sbruffone – scrive la stessa giornalista e aggiunge poi, quasi a lasciare ad intendere chissà cosa – e io ho visto solo i contenuti pubblici”.
Già chissà cosa si permetteva di dire in privato il povero Luca, tacciato di essere sbruffone e sovranista solo perché tre anni fa si era permesso di scrivere che “la sinistra che spalanca le porte all’Islam, in Italia e in Europa, è complice di tutto il sangue innocente che sta scorrendo”, riferendosi ad un duplice omicidio di poliziotti in Francia da parte di un terrorista islamico.
Ribadiamo il nostro giudizio negativo sul cattivo gusto dimostrato su Open e la gratuità di certe affermazioni: scavare nel passato di una vittima, appare un cercare forse giustificazioni alla violenza subita per il suo comportamento che è stato semplicemente di difesa, e questo ci pare fuori luogo ed inutilmente divisivo. Siamo sicuri che la giornalista non intendeva infangare la memoria del ragazzo ucciso con un colpo alla nuca, ma l’effetto è sicuramente negativo. Come lo è la sua risposta a chi le faceva notare l’errore, sia pure in modo censurabile.
Forse è solo il caso di notare che la idea suadente che appare sottesa al ragionamento di Marchina su Open agli occhi di chi legge risulta, ci auguriamo contro la volontà della giornalista, che Luca, sbruffone sovranista, reagendo se l’è andata a cercare quella revolverata, pensiero purtroppo in linea con chi da sinistra, di fronte alle ingiustizie, censura non chi delinque ma chi legittimamente si difende.
Peraltro da una sinistra radical chic che vuole disarmare gli onesti cittadini, lasciando ovviamente armati i delinquenti, e si oppone alla recente riforma in tema di legittima difesa, non c’è da aspettarsi di meglio.
Ne emerge un quadro desolante di una parte politica, cui la testata di Mentana si allinea pedissequamente, nel quale ai sovranisti sbruffoni non viene perdonato il voler reagire alle ingiustizie, Freudiano potremmo dire…intanto sul Web le esultanze per la morte di un sovranista da parte del popolo di sinistra si moltiplicano, in una escalation di livore che sarebbe meglio sopire e non alimentare.