Giustizia: siamo sicuri che col tempo miglioriamo?
Accusato non è condannato!
Però sembra che ce ne siamo dimenticati. Non c’è un’ombra di disgusto sulla faccia del segretario di un partito che si definisce democratico, nel vedere quello che è successo in Liguria.
Non ci può essere sicuramente da parte dei pentastellati disgusto. Sono dei giacobini che plaudono al tintinnio delle manette. Le manette come canale di consenso.
Esattamente come ad un certo punto la ghigliottina divenne il mezzo di preservazione del potere e del consenso
Tra le altre cose questi signori sono veramente vomitevoli, prima di tutto perché sono felici del lato repressivo della giustizia. La giustizia dovrebbe portare armonia. La punizione è sempre una sconfitta. Eventualmente la prevenzione è un successo.
Secondariamente sono persone che abitualmente usano due metri di giudizio distinti.
Quando tocca a loro, guai a condannare prima, come sarebbe sempre giusto per chiunque. Poi anche quando si è condannati è la giustizia che può sbagliare ed i loro sono vittime della società. Gli altri profittatori perversi che vanno puniti.
Ma ancora di più perché hanno questa schifosa maledetta tradizione dei tribunali popolari. Il linciaggio con dei processi alla maniera stalinista.
Prima una gogna sugli organi di informazione, poi la distruzione definitiva della reputazione dell’accusato.
Fortunatamente abbiamo tribunali che non sono sovietici e fioccano le associazioni
Ma intanto la carriera di un uomo viene rovinata, la sua reputazione infangata, il suo patrimonio dilapidato, e la sua famiglia martoriata.
Colpevole o innocente a questo punto cosa cambia? Quanto male in più possiamo fargli?
Eppure c’è stato un tempo in cui l’essere umano era migliore ed ha scritto principi, e regole che in questo momento dovrebbero fare da faro
Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, Parigi, 26 agosto 1789
approvata dall’Assemblea Nazionale il 26 agosto del 1789 .Articolo 9 :
“Presumendosi innocente ogni uomo sino a quando non sia stato dichiarato colpevole, se si
ritiene indispensabile arrestarlo, ogni rigore non necessario per assicurarsi della sua persona
deve essere severamente represso dalla Legge”.
Costituzione della Repubblica italiana,promulgata il 27 dicembre 1947 . Art. 27 :
” La responsabilita` penale e` personale.
L’imputato non e` considerato colpevole sino alla condanna definitiva”.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948.
Articolo 11 :
“Ogni individuo accusato di reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie per la sua difesa”.
Un consiglio
Se si parla della costituzione più bella del mondo, la si dovrebbe anche leggere.
Capisco che leggere non è obbligatorio, basta ripetere gli slogan.
Comunque, cari colti per sentito dire, dimostrereste un minimo di spessore intellettuale, umano e morale nel dire che prima di condannare Toti, prima di vederlo perdere un incarico al quale era stato destinato dalla volontà popolare, avrebbe dovuto essere quantomeno giudicato colpevole, non soltanto accusato.
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