Giorgia Meloni da tempo critica il sistema monetario che, nonostante l’indipendenza, vincola 14 Paesi del continente nero all’ex madrepatria. Macron non sembra troppo addolorato per la schiavitù economica sotto la quale tiene gli africani e non perde mai l’occasione per definire gli italiani “razzisti”.
Anche la Merkel ha avuto da ridire sul sistema che obbliga i governi africani del circuito a versare il 50% delle loro riserve nella Banca centrale francese, ma non di certo per svincolare l’economia africana dallo sfruttamento occidentale.
La cancelliera tedesca ha, piuttosto, proposto che il deposito finisse alla Banca centrale europea e che il controllo sulla politica monetaria (dietro alla quale si trova il Bengodi delle materie prime dell’ex colonie francesi – il franco Cfa ha un cambio fisso con l’euro che favorisce le importazioni da parte europea oltre che stabilizzare il potere d’acquisto africano) non restasse solo privilegio francese ma venisse spartito gli altri Paesi dell’Ue. Macron le ha fatto una sonora pernacchia.
Quanto i “democratici” francesi spacciano per moneta di una fantomatica Comunità finanziaria africana, altro non è che l’ex Fcfa – il Franco delle colonie francesi d’Africa. I 14 Paesi schiavizzati da questo sistema potrebbero uscirne, ma sono governati da una classe dirigente vergognosamente corrotta, per la quale è piu’ lucroso sfruttare la libertà di muovere capitali tra la zona della Cfa e la Francia per aprire conti correnti all’estero senza restrizioni, che rendere liberi i propri connazionali.