GLI ALLARMI DELLA SIGNORA SEGRE

GLI ALLARMI DELLA SIGNORA SEGRE

Il mio rispetto per la signora Segre trascende la persona: riguarda l’iconografia.

La signora rappresenta la vittima sopravvissuta alla ferocia bestiale, la capacità di rinascere, la brillante genialità individuale, non rara nel suo popolo

Quando la sento parlare di episodi di cui ho ricordi personali e la vedo esile ma indomita, la mia ammirazione diventa stima, affetto, amore e le perdono qualunque cosa dica.

Ieri ha espresso il suo timore riguardo il paventato ritorno del nazifascismo: ne ha diritto molto più lei che chiunque altro della variopinta sinistra, dall’obsoleto ANPI a tutte le gradazioni intra ed extra parlamentari.

L’allarme deriva dall’inchiesta che Fanpage ha effettuato all’interno del movimento giovanile di FdI: i saluti romani, il Duce Duce!, il Sieg Heil! E le altre fregnacce dell’estetica di estrema destra. Cui peraltro fanno da contraltare le fregnacce della sinistra neanche estrema, le “Bella ciao”, i pugni chiusi, l’arcobaleno delle bandiere.

Tutta roba del secolo scorso, che – bene che vada – sa di nostalgia, male che vada sa di stantio

Ma la signora Segre ha ragione a temere e dunque a denunciare.

Tuttavia la frangia della destra giovanile si ferma alle evocazioni estetiche, alle frasi stereotipe, ai boia chi molla, alla nostalgia di un pezzo di storia che pare le sia ignoto nei suoi aspetti crudeli.

Per di più lo fa alla chetichella, dentro i santuari chiusi in cui la giornalista Serena Frasson di Fanpage si è infiltrata e ha poi riportato.

Lo fa contro le indicazioni del partito di appartenenza che, appena ne viene a conoscenza, prende le distanze ed espelle i giovani intemperanti

Come non suggerire alla signora Segre di fare ancora più attenzione a quello che sostiene l’altra parte, la sinistra non solo estrema.

E come lo sostiene: non nei santuari dei centri sociali o nelle sedi dei partiti o delle innumerevoli associazioni a supporto, non con le sole evocazioni nostalgiche, ma sulle strade e nelle piazze, nei cortei che rompono automobili, infrangono vetrine, incendiano cassonetti, interrompono traffici, insultano, sputacchiano e spintonano poliziotti e carabinieri sperando in una loro reazione per accusarli di fascismo.

Sono questi, signora Segre, che vanno in giro con le bandiere di Hamas, con le invocazioni di condanna degli ebrei diventati improvvisamente nazisti che compiono il genocidio dei Palestinesi di Gaza: a me pare che il pericolo di una nuova Shoah stia molto più qui che altrove, a me pare che a costoro piacciano sempre di più gli ebrei morti e sempre meno quelli vivi.

Un conto sono i ridicoli cori e i saluti fatti in casa propria senza rompere le scatole al prossimo, condannati e repressi da chi deve condannare e reprimere queste nostalgie che mischiano ricordi fascisti con slogan dannunziani, riferimenti futuristi, estetiche da Bella Epoque: una confusione che non fa onore alla loro cultura.

Tutt’altro conto sono i cortei, le provocazioni, i moti di piazza, l’esplicita condivisione delle ragioni di Hamas che vuole la cacciata degli ebrei dalla Palestina e la creazione di uno Stato arabo governato dalla legge di Allah; senza ebrei (e senza l’ ANP che governa – malamente – la Cisgiordania senza il sostegno del vergognoso regime iraniano).

Gli schieramenti si sono evoluti ed ora sembrano chiari: un asse che comprende Russia, Corea del Nord, Iran e satelliti vari

Un asse di Paesi canaglia in cui fa male al cuore vedere la Russia.

La Cina sorniona con un piede dentro e uno fuori, insieme a un bel pò di Stati fra cui gli arabi sunniti che sottobanco sperano in una vittori di Israele per levarsi dai piedi i fanatici pasdaran iraniani, detestati sciiti.

L’Occidente schierato con diverso impegno per Israele ma infiltrato dai nemici interni a favore di chiunque destabilizzi il sistema, la cultura, lo stile di vita liberal o social democratico: la tutela dello Stato ebraico e degli stessi ebrei è l’ultimo dei loro pensieri, anzi gli ebrei che hanno adottato il metodo democratico e lo stile di vita occidentali gli stanno proprio sulle scatole: quando e se possibile li prenderanno a calci, come del resto dicono con grande chiarezza.

Cara signora Segre, la nuova ondata di antisemitismo non proviene dalla tanto temuta “gioventù neofascista” di Fratelli d’Italia

La minaccia è grave ed attuale, i continui attacchi verbali e fisici, anche mortali, agli ebrei europei vengono tutti (tutti!) dalla sinistra e dai terroristi islamici che la sinistra alleva, comprende, accarezza.

La probabilità di un ritorno agli orrori del nazismo è remota e comunque monitorata, gli attentati, le aggressioni, i proclami, le discriminazioni, fino alle notti dei cristalli francesi, sono pane quotidiano ed è pane che sa di tutto tranne che di neofascismo.

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