In Italia la tattica e l’organizzazione nel gioco del calcio sono fondamentali. Storicamente il calcio italiano è sempre stato basato per lo più sulla tattica che sulle qualità dei singoli: certo, ci sono stati tantissimi campioni italiani che hanno stupito il mondo intero con le proprie qualità tecniche, ma la tattica l’ha sempre fatta da padrona nello scacchiere degli allenatori italiani. Non sorprende quindi che, classificando per nazionalità gli allenatori vincitori di coppe europee e Champions League, l’Italia riesca a piazzarsi in un’ottima posizione con 11 titoli, davanti alla Spagna (dieci), Germania e Inghilterra (entrambe sette).
Ecco gli allenatori italiani più vincenti di sempre (maggiori informazioni qui).
Carlo Ancelotti
Dopo un periodo impressionante alla guida del Parma e due anni deludenti con la Juventus, Carlo Ancelotti si è affermato come uno dei migliori manager d’Europa con il Milan tra il 2001 e il 2009. In questo periodo ha ridefinito Andrea Pirlo come un trequartista di profondità, ha trasformato Kaká in uno dei giocatori più strabilianti degli ultimi tempi, e ha portato i rossoneri a conquistare uno Scudetto, una Coppa Italia e due Champions League.
Da allora, Ancelotti è essenzialmente diventato un “manager su commissione”, subentrando a diverse panchine e ringiovanendo alcuni dei club più illustri del gioco. Ha vinto la Premier League con il Chelsea, la Ligue 1 con il Paris Saint-Germain e ha portato il Real Madrid all’ambita decima Champions League prima di succedere a Pep Guardiola sulla panchina del Bayern Monaco. Le ultime apparizioni in panchina di Ancelotti non hanno fatto gridare al miracolo, ma la sua brillante storia è indelebile.
Fabio Capello
Prima del suo travolgente periodo come allenatore della nazionale inglese, Fabio Capello si era già guadagnato la reputazione di vincitore di altissimo livello. Ha preso il posto di Arrigo Sacchi al Milan nei primi anni ’90 e ha assicurato al club di continuare a dominare sia a livello nazionale che continentale, vincendo quattro scudetti in cinque anni e battendo 4-0 il “Dream Team” del Barcellona di Johan Cruyff nella finale di Coppa dei Campioni del 1994.
Allenatore severo e pragmatico, Capello è stato anche capace di produrre un calcio emozionante. Anche se il suo Milan era più funzionale e “pragmatico” di quello di Sacchi, era comunque una squadra divertente da guardare, e lo stesso si può dire della sua Roma vincitrice del titolo nel 2001 che ha visto giocatori come Cafu, il genio creativo di Francesco Totti e il fenomeno del gol Gabriel Batistuta.
Capello è riuscito ad ottenere risultati anche all’estero, vincendo due titoli della Liga con il Real Madrid in due periodi separati: uno nel 1996-97, l’altro nel 2006-07.
Marcello Lippi
Lippi si è consacrato per le prime volte con un record eccezionale come allenatore della Juventus negli anni ’90. Durante i cinque anni in carica, ha guidato il club al suo primo scudetto in nove anni e li ha portati a tre finali consecutive di Champions League vincendo altri due scudetti. Questi risultati sono stati costruiti sulla capacità di Lippi di forgiare un’unità da una serie spettacolare di talenti offensivi: ha dato forma ad uno strepitoso tridente con Gianluca Vialli, Alessandro Del Piero e Fabrizio Ravanelli prima di far trovare spazio anche a Zinedine Zidane.
Lippi ha avuto un altro periodo di successo con la Juventus tra il 2001 e il 2003, in cui ha vinto altri due scudetti, prima di guidare l’Italia alla vittoria del Mondiale nel 2006.
Arrigo Sacchi
Conosciuto principalmente per aver rivoluzionato la tattica del calcio italiano e mondiale, Arrigo Sacchi ha portato la difesa a zona in un paese che, per decenni, si è basato principalmente sulla marcatura a uomo.
Dopo aver sconfitto il Milan da allenatore del Parma, allora in serie B, Silvio Berlusconi ha nominato Sacchi allenatore del Milan nel 1987 e ha cambiato il corso della storia del calcio. Sacchi all’epoca era ancora abbastanza “sconosciuto” per mancanza di una carriera da giocatore di alto livello.
Combinando una difesa a quattro composta da Mauro Tassotti, Franco Baresi, Alessandro Costacurta e Paolo Maldini con l’eleganza e l’ispirazione del trio olandese Frank Rijkaard, Ruud Gullit e Marco van Basten, Sacchi ha portato il Milan a vittorie consecutive in Coppa dei Campioni nel 1989 e nel 1990.
Giovanni Trapattoni
Per molti il manager italiano di maggior successo di tutti i tempi, Giovanni Trapattoni ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello di club. Ha vinto lo Scudetto e la Coppa UEFA con l’Inter rispettivamente nel 1989 e nel 1991, la Bundesliga con il Bayern Monaco nel 1997 e la Primeira Liga con il Benfica nel 2005. Ma, prima di tutto, ha vissuto un decennio eccezionale come allenatore della Juventus.
Tra il 1976 e il 1986, Trapattoni ha portato la squadra bianconera con giocatori del calibro di Gaetano Scirea, Antonio Cabrini, Michel Platini, Zbigniew Boniek e Paolo Rossi a sei scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale.
Alla fine Trapattoni è tornato alla Juventus negli anni ’90, ma senza riuscire a far rivivere le grandi emozioni vissute fino al 1986.
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